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Gerry Scotti, lo strazio alla morte della madre: “Mi hanno chiesto l’autografo”
Gerry Scotti ospite di Fedez a Muschio Selvaggio
Gerry Scotti ospite di Fedez a Muschio Selvaggio
Ci sono ricordi che non smettono di fare male nella mente e nel cuore di Gerry Scotti, recentemente intervistato da Fedez in quel di Muschio Selvaggio. Un’intervista briosa ma anche molto intima: con l’ironia, un po’ di cinismo a pochi peli sulla lingua, Fedez entra in punta di piedi nella vita privata dell’amato conduttore Mediaset, estrapolando un ricordo molto infelice legato alla morte della madre.
Gerry Scotti e la morte dei genitori
Aveva 67 anni la mamma di Gerry Scotti quando è scomparsa. Figlio unico, racconta il conduttore Mediaset, perse entrambi i genitori nello stesso giorno: “Ho perso mio papà e mia mamma, uno se n’è andato di notte, l’altro di giorno“. Un dolore immenso che lo riporta ad un altro pensiero legato all’impotenza umana davanti alla morte. Un’impotenza impossibile da vincere nemmeno servendosi del dio denaro: “Uno dei più grandi rimorsi che mi resta addosso e che mi fa capire il vero valore dei soldi, che aiutano sì, ma solo a togliersi degli sfizi“. Sempre parlando poi della madre con Fedez a Muschio Selvaggio, rispolvera Scotti un altro doloroso ricordo.
Lo strazio e la richiesta degli autografi in obitorio
Era il giorno del funerale della madre e il conduttore godeva già di un enorme successo e di enorme fama. Una popolarità a cui si deve talvolta tutto, ma anche una popolarità talvolta scomoda: “Non ho vergogna a dirvi che quando ero nell’obitorio di mia madre una chiassosa compagnia di parenti del feretro vicino mi ha visto – ha raccontato Scotti a Fedez – Così sono venuti con dei pezzi di carta e mi hanno detto ‘ci fai un autografo?’. Io non sapevo se dargli una testata o se mettergli le mani addosso.. Poi ho guardato mia madre e ho firmato“.