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Francesca Neri e la malattia: “Ho accarezzato l’idea del suicidio”

Il racconto di un lungo memento, straziante e tormentato, che ha segnato gli ultimi anni dell’attrice

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L’attrice Francesca Neri, moglie di Claudio Amendola, ha raccontato in una recente intervista del proprio rapporto con la malattia che dal 2015 la tiene lontana dalle scene, nonché del nuovo libro autobiografico di prossima uscita Come carne viva (Rizzoli). Un rapporto logorante e devastante, tanto sul piano fisico quanto su quello psicologico e umano.

Francesca Neri e la dura battaglia contro la malattia

Intervistata dal Corriere della Sera, Francesca Neri si è lasciata andare a un lungo racconto in cui ha parlato della sua malattia, la cistite interstiziale. Un’esposizione senza fronzoli, in cui ha messo a nudo il suo stato d’animo e quanto si sia sentita schiacciata e totalmente annullata dalla patologia. La disfunzione, infatti, le ha causato dolori tali da costringerla a una “reclusione in casa”, nella sua camera, ma lontana dal figlio Rocco e dal marito Claudio, che già aveva anticipato nel salotto di Verissimo qualcosa a tal riguardo.” Di fatto sono stata via per tre anni, però c’ero, ero lì in casa con loro, ed è la cosa più terribile. […] Il mio lockdown è durato tre anni“, ha detto la Neri.

L’attrice ha poi raccontato di aver cercato in ogni modo una cura: “Urologia, agopuntura, ayurveda, nutropuntura, ozonoterapia. Fino al luminare che mi proponeva un massaggio intravaginale“, ma senza averne tratto alcun beneficio. Alla fine, non è rimasto che accettare la convivenza con questo demone: “È durata tre anni la fase acuta, non ne sono fuori, non si guarisce“.

Francesca Neri e le parole sul libro Come carne viva

Francesca Neri durante una delle ultime interviste. Fonte: Youtube

Non è una autobiografia“, prosegue la Neri riferendosi al libro Come carne viva, prossimo al debutto editoriale, ma piuttosto “una mappatura dell’anima“. Lungo le pagine del volume, Francesca ha avuto modo sia di elaborare la malattia che di raccontare questo processo, riuscendo a mettere insieme i pezzi di una vita scompigliata peggio di un puzzle.

Sto cercando di capire chi sono diventata – ha ammesso l’attrice trentina – ho trovato me nella solitudine, che non era isolamento; nel silenzio, che non era mutismo. Questa sono io: se critichi il libro vuol dire che non ti piaccio“. Un lungo percorso, quello della Neri, ma che a oggi l’ha condotta a una nuova normalità, accettando se stessa e quanto la vita le ha riservato:” Oggi sono libera dalla necessità di compiacere tutti. Sono più pacificata. Non vedo l’ora di andare nelle librerie a parlarne“.

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