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Francesca Fagnani difende Massimo Giletti: “Un brutto segnale”

La conduttrice e giornalista analizza il caso e spezza una lancia a favore di Giletti dopo la cacciata da La7

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Francesca Fagnani in difesa di Massimo Giletti dopo la sospensione da La7

Anche Francesca Fagnani, non sui social e non in tv, ha voluto spendere qualche parola sull’improvvisa e immediata sospensione di Massimo Giletti da La7: una rete che conosce molto bene dal momento che è la principale rete del compagno, Enrico Mentana. Il commento della giornalista e conduttrice Rai che, in un lungo articolo, ha voluto leggere oltre l’accaduto, esprimendo il suo personale pensiero sulla decisione in medias res di Urbano Cairo.

Massimo Giletti sospeso da La7, chiuso Non è l’Arena: tanto fango, nessuna indagine

Cosa c’è dietro la sospensione di Massimo Giletti, dietro al suo improvviso allontanamento da La7 con tanto di sospensione immediata di Non è l’Arena? Difficile dirlo tante sono state le ipotesi, le illazioni e le smentite. Difficile dirlo soprattutto alla luce del fatto che il dubbio più grande a riguardo è stato speso dallo stesso Giletti, incapace di giustificarselo davanti ai microfoni di Striscia la Notizia. Qualcosa di più lo lascia intendere Urbano Cairo, facendo appello ad un “futuro” di Giletti da altre parti, accreditando l’ipotesi di un contatto tra il giornalista e la Rai. Nei fatti però, la motivazione non c’è o meglio, non è stata resa nota. Rimane solamente l’eco di un rumoroso crack, il boato di un terremoto.

Francesca Fagnani difende Massimo Giletti: “Cos’ha di diverso dagli altri?”

A differenza di Enrico Mentana, Francesca Fagnani ha voluto analizzare il caso in un lungo articolo su La Stampa. Un pensiero complesso che rintraccia nella sospensione di Giletti un segnale, un brutto segnale che mette in discussione la libertà di stampa. “Qui la libertà di stampa finisce dove inizia quella di uno che ci sta antipatico, verrebbe da dire, parafrasando il noto detto“, scrive così la giornalista. Una critica che punta il dito soprattutto contro lo stesso mondo del giornalismo, impegnato a fantasticare molto più che a indagare, a fare domande. Così, la maggior parte delle domande rimangono ora senza risposta e titoloni accompagnati da smentite in titoletti.

Concludendo, la Fagnani fa notare come la cacciata di Giletti sia stata accompagnata da fango. Una serie di notizie infondate, qualcosa di diverso da quello che è accaduto in casi di analoghe censure. Nomina la Guzzanti ma anche Luttazzi, Santoro, Biagi.Cos’ha di diverso Giletti da loro? – scrive la Fagnani – Non è di sinistra, anzi mostra confidenza con i leader di destra, ammicca da piacione alla telecamera e piace più alla pancia del suo pubblico che ai critici e colleghi“. E ancora, la conduttrice di Belve che lo ha recentemente intervistato: “Ma allora come funziona la difesa dell’informazione? Vale solo per chi ci piace? Non dovremmo difenderla sempre e a prescindere?“.

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