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Festival di Sanremo, parlano le Vibrazioni: “Sembra non ci siano mai state rock band in Italia”

La band si lascia andare in vista dell’imminente Festival

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Le Vibrazioni commentano la situazioni musicale in Italia in vista del prossimo Sanremo

Le Vibrazioni torneranno a calcare il palco dell’Ariston durante il prossimo Festival di Sanremo, riportando sul palco la loro energia rock. Nella conferenza stampa di presentazione che anticipa il debutto degli artisti all’ormai imminente evento, la band si è lasciata andare ad alcune considerazioni.

Le Vibrazioni: “Sembra che non ci siano mai state rock band in Italia”

Come riporta Davide Maggio, la band composta da Francesco Sarcina, Stefano Verderi, Alessandro Deidda e Marco Castellani, parteciperà alla kermesse più importante della musica italiana portando il pezzo Tantissimo. Francesco Sarcina ha sottolineato, comunque, come non siano stati i Maneskin il primo gruppo rock nello Stivale, tantomeno a Sanremo: “C’è stato il fenomeno di una band che ha vinto Sanremo e che fa rock, e sembra che non ci siano mai state rock band in Italia. Ben venga, perché hanno aperto una finestra anche a chi fa questo da tanti anni, ma noi con Così Sbagliato abbiamo portato ospite all’Ariston Skin, che è leader di una band super rock. […] Il rock è un’attitudine, ha a che fare con la dedizione e la perdizione, il buttarsi per poi risorgere e fare della sofferenza una virtù. Noi vogliamo divertirci e basta, la sofferenza la conserviamo per quando scriviamo le canzoni“.

Le parole della band su Beppe Vessicchio

Parole sono state spese anche per il direttore d’orchestra Beppe Vessicchio, di cui è stata confermata la notizia della sua positività al Covid:” Il maestro è positivo, lo sappiamo già da un po’, non è una cosa di oggi, altrimenti saremmo stati disperati. Confidiamo che si negativizzi in questi giorni. Se non dovesse accadere ci sarà un sostituto, stiamo organizzando, non è una cosa semplice. Adesso deve fare il tampone e vediamo cosa accade. Fisicamente sta bene, che è la cosa più importante. Ci teniamo più alla sua salute che al resto, se non potrà esserci sarà con noi in altro modo, si è occupato dell’orchestrazione… magari la farà in differita, chi lo sa”.

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