TV e SPETTACOLO
Festival di Sanremo 2022, è corsa alla conduzione: tutti i “partiti” in lizza
E se i probabili conduttori del Festival fossero alla guida di partiti?
Il Festival di Sanremo è molto più che una rassegna musicale, molto più che un programma televisivo: è un simbolo tra i più forti dell’italianità, un evento che volenti o nolenti catalizza l’attenzione di un Paese per un’intera settimana. E in quei giorni Sanremo diventa il centro del mondo, Capitale del Regno della Canzone Italiana, il cui sovrano incontrastato è colui o colei che ne disegna i tratti, che dà forma al sogno, che determina in gran parte il successo o il fallimento di un’edizione: il direttore artistico.
Sanremo come le elezioni: chi diventa premier dell’Ariston?
Tutti i professionisti del mondo dello spettacolo sognano di condurre un giorno un’edizione del Festival di Sanremo, coronamento di carriere e palcoscenico di un prestigio senza pari in Italia. Essere incaricati alla direzione artistica del Festival può essere considerata una vera e propria investitura, una sorta di elezione al pari di quelle politiche. Come in politica non è il popolo (il pubblico) a decidere direttamente il Presidente del Consiglio, ma il Governo, il conduttore del Festival di Sanremo è incaricato dalla dirigenza Rai. La sovranità degli ascolti però resta a chi sceglierà se, come e quanto restare incollato allo schermo.
Dal regno di Amadeus, al partito di Bonolis: tutte le candidature al Festival 2022
Viste le già molto frequenti voci e indiscrezioni su chi sarà il prossimo conduttore del Festival della canzone italiana, abbiamo immaginato questo percorso di avvicinamento alla scelta come un’elezione politica, presentando i volti (e i programmi “elettorali”) dei prossimi papabili direttori artistici di Sanremo 2022.
La monarchia conservatrice di Amedeo III
SLOGAN – Non c’è due senza tre
PROGRAMMA ELETTORALE – “Deve essere all’altezza, si devono creare le condizioni per una manifestazione che non sia inferiore a quella passata“, queste le intenzioni per una terza edizione del Festival di Sanremo a guida Amadeus. Poche rinunce, pochi “paletti” e tanta libertà d’azione.
POLITICA INTERNA – Amadeus potrebbe ritrovarsi ad essere un uomo solo al comando, visti i saluti del fedele compagno Fiorello. Un solitario Re Artù che dovrà andare alla ricerca di una tavola rotonda per il suo regno. Il “potere decisionale” non spaventa certo il volto delle ultime due edizioni, anzi, la libertà di realizzare un grande Festival è ciò che ha posto come condizione necessaria per accettare eventualmente una nuova incoronazione.
POLITICA ESTERA – Il “regno” di Amadeus ci ha abituato a rivolgere lo sguardo all’interno dei confini nazionali con la sua politica di ospitate Made in Italy. Tantissime le eccellenze che il direttore artistico in carica ha portato sul palco dell’Ariston, ma di queste ben poche provenienti da altri stati. Che sia questo l’anno di una svolta, dopo l’omaggio all’italianità del 2021?
PARI OPPORTUNITÀ – Tantissime donne al suo fianco nell’edizione 2020, un po’ meno, ma sempre in buon numero, nel 2021: Amadeus sa come arricchire il suo Festival di personalità in grado di raccontare al meglio ciò che nella società di oggi significa essere donna. Siamo sicuri che anche nel suo eventuale terzo atto di “governo” continuerà su questa linea.
Il Movimento 3 Stelle
SLOGAN – Uniti si vince
PROGRAMMA ELETTORALE – Un triumvirato per il successo del prossimo Festival di Sanremo: questa l’ultima idea (in capo ad Amadeus) in vista dell’edizione 2022. Oltre al direttore artistico delle scorse due manifestazioni, potrebbero calcare il palco dell’Ariston due big della tv: Alessia Marcuzzi e Gerry Scotti.
POLITICA INTERNA – Tre volti come quelli di Amadeus, Scotti e Marcuzzi, garantirebbero al Festival di Sanremo 2022 uno straordinario bagaglio di esperienza. Tutti con un gran seguito personale, potrebbero inoltre portare in dote ognuno una buona dose di share. Certamente mancherebbe qualcosa dal punto di vista dell’improvvisazione comica, ma con tre conduttori del loro calibro, la Rai potrebbe dormire sonni abbastanza tranquilli.
POLITICA ESTERA – Con 3 icone della tv nazionale come loro, lo “spazio” sul palco potrebbe restringersi parecchio, a scapito di grandi ospiti internazionali. Le esperienze di conduzione dei co-direttori Marcuzzi e Scotti, non sembrano a primo sguardo destinati a realizzare un Festival particolarmente “straniero”.
PARI OPPORTUNITÀ – In previsione di un Festival “a tre” formato da Amadeus, Gerry Scotti e Alessia Marcuzzi, le quote rosa potrebbero colorare a pieno Sanremo 2022. Tutti molto attenti al tema della parità e orientati ad esaltare il merito a prescindere dal genere, quasi certamente arricchirebbero la gara canora di ospiti al femminile.
PB: Paolo Bonolis
SLOGAN – Avanti un altro
PROGRAMMA ELETTORALE – Un grande show internazionale, per cavalcare la scia della vittoria dei Maneskin all’Eurovision ed elevare il Festival di Sanremo a evento globale.
POLITICA INTERNA – Un cambio al comando vorrebbe quasi certamente dire rottura con il passato. La “destituzione” di Amadeus obbligherebbe a puntare quasi certamente su un nome forte, un candidato in grado di tenere saldamente in mando le redini dell’organizzazione dell’evento più importante in Italia. Chi meglio quindi di Paolo Bonolis? Anni e anni in vetta allo share con innumerevoli trasmissioni, quiz e varietà, un’esperienza alle spalle sul palco bollente dell’Ariston e grandi capacità autoriali: Paolo Bonolis potrebbe evitare che nei corridoi Rai si scateni l’ansia da auditel.
POLITICA ESTERA – Con Paolo Bonolis alla conduzione del Festival di Sanremo 2022, potrebbero aprirsi i porti di Sanremo. Come già fatto nel 2005, quando chiamò come ospiti Michael Bublé, Mike Tyson, Will Smith e Hugh Grent, e nel 2009, quando salirono sul palco Katy Perry, Kevin Spacey, Hugh Hefner e Vincent Cassel, Paolo Bonolis sarebbe sicuramente garanzia di grandissimi ospiti internazionali.
PARI OPPORTUNITÀ – Non mancherebbe di certo una presenza femminile nel caso in cui Paolo Bonolis venisse “eletto” direttore artistico del Festival di Sanremo 2022, ma più che la quantità potrebbe essere ricercata l’importanza del ruolo rivestito. Non sarebbe così impensabile vedere al fianco di Paolo ad esempio una Michelle Obama o una Greta Thunberg.
Italiani all’estero con Cattelan
SLOGAN – Conduce bene chi arriva ultimo
PROGRAMMA ELETTORALE – Largo ai giovani! Il nuovo arrivato nella grande famiglia Rai potrebbe immediatamente conquistare il palco più prestigioso, quello del teatro Ariston di Sanremo. Grande esperto musicale, capace di comunicare con le fasce più giovani di pubblico, intrattenitore e anche capace di strappare il sorriso agli spettatori, Alessandro Cattelan potrebbe essere una scommessa vincente per il Festival 2022.
POLITICA INTERNA – Le previsioni su un eventuale “regno Cattelan” sono due: un Sanremo in solitaria, fatto di ospiti “innovativi” e destinati a rendere il Festival un evento millenial, oppure un’edizione di transizione e adattamento, con al fianco un nome in grado di tappare qualche eventuale falla causata dall’inesperienza.
POLITICA ESTERA – Il Festival di Sanremo a firma Cattelan sarebbe (ci mettiamo la firma) ad altissima densità di ospiti internazionali. Perfettamente in grado di condurre anche in inglese e di non trovarsi in difficoltà a causa della lingua, Cattelan è infatti il candidato ideale e primo nome per l’Eurovision 2022 che si terrà in Italia. Forse per vederlo sul palco dell’Ariston attenderemo ancora un anno, ma Alessandro Cattelan è pronto.
PARI OPPORTUNITÀ – Toccasse a lui già il prossimo febbraio, Alessandro Cattelan potrebbe decidere di avere come compagna di conduzione una figura femminile tra le tantissime che ha incontrato nella sua carriera. La capacità di “sentire” il pubblico, crediamo lo porterebbe a non essere affatto banale e a sorprendere gli spettatori.
E se i conti non tornano…torna Conti
SLOGAN – W la re-visione dei Conti
PROGRAMMA ELETTORALE – Cambiare tutto per non cambiare niente. Un ritorno di Carlo Conti a Sanremo potrebbe essere possibile solo in caso di rinuncia da parte di Amadeus e su una mancata volontà da parte della Rai di prendersi rischi. Già più volte conduttore del Festival, Conti è l’usato sicuro, affidabile, ma in grado anche di sorprendere e regalare emozioni forti.
POLITICA INTERNA – Un nuovo Sanremo in amicizia, dopo quello a firma Fiorello-Amadeus? Tra i vari Pieraccioni, Panariello & C., Carlo potrebbe replicare la formula vincente delle ultime due edizioni, anche se gli effetti sul pubblico potrebbero non essere gli stessi.
POLITICA ESTERA – Grandi nomi sì, ma con moderazione. Questo è quello che ci aspettiamo da un eventuale Sanremo 2022 by Carlo Conti. Eleganza e sobrietà, con licenza di osare invece con gli ospiti musicali.
PARI OPPORTUNITÀ – One-man show? No grazie. Carlo Conti potrebbe puntare come già fatto da Amadeus su un ricco parterre di volti femminili o, in alternativa, su una compagnia fissa, magari di altissimo spessore.