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Attualità

Ferrero: la notizia del dipendente morto di tumore che però è del 2016

La viralità delle notizie che cavalcano i sentimenti

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Ferrero: la viralità della notizia dell’aiuto economico alla famiglia del dipendente scomparso

Lodevole, ma attenzione perché stiamo parlando di una notizia del 2016. In queste ore sono bellissime le parole spese nei confronti della celeberrima azienda Ferrero, un marchio storico e emblematico dell’Italia. “Un lavoratore muore di cancro e l’azienda [la Ferrero ndr.] accetta di pagare comunque alla famiglia gli stipendi che l’uomo avrebbe ricevuto nei prossimi 3 anni“, è tutto vero, ma.

Una bella notizia e un gesto lodevole dell’azienda emblema dell’Italia…

Sta prendendo piede in queste ore su Twitter una notizia del tutto verificata, ma non proprio attuale. In molti stanno riprendendo in queste ore una notizia commentandola in tempo reale, come se di fatto si trattasse di un fatto lodevole “recente”. “Un uomo è morto di tumore lasciando due ragazzi di 17 e di 19 anni. Lavorava alla Ferrero. L’azienda garantisce a tutti i figli orfani dei suoi dipendenti 3 anni di stipendio. Se decideranno di continuare gli studi, l’azienda garantirà sicurezza economica fino all’età di 26 anni. Una notizia del tutto vera e verificata e non è nemmeno la prima occasione in cui la Ferrero si fa notare per la sua attenzione nei confronti del benessere aziendale.

… ma la notizia è del 2016

Una notizia che sicuramente fa molto presa nei mala tempora currunt. Nel flusso continuo di notizie che vedono al centro la figura del dipendente che troppo spesso non riesce a veder riconosciuti i propri diritti, ridotti ai minimi termini (e anche più), si inserisce una notizia che ha ragione di esistere ma non d’essere, oggi. La lodevole iniziativa della Ferrero nei confronti della famiglia e dei figli del proprio dipendente scomparso è infatti datata 2016, pubblicata su La Repubblica. Nulla da dire sul contenuto, ma è giusto e opportuno sottolineare come ogni notizia abbia ragion d’essere sempre prendendo in considerazione il suo contesto temporale e spaziale. Due parametri che spesso la “viralità” appiattisce e rende invisibili in virtù della “condivisione selvaggia” senza cognizione di causa.

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