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Ferragni e co. al museo di Milano a porte chiuse, la polemica: “Respinti per colpa vostra”
Visitatori con biglietto e prenotazione respinti all’ingresso causa “prolungamento” della visita dei Ferragnez
Ferragni e famiglia in visita al museo di Milano a porte chiuse: scoppia la polemica
Scoppia una vera bufera sui Ferragnez, ma c’è da dire che è solo l’ennesima: stavolta c’entra il Museum of Dreamers. Pare infatti che la Ferragni, Fedez, i figli e altri amici abbiano optato per una giornata al museo all’insegna del divertimento. Un divertimento che ha previsto però il museo interamente a loro riservato per qualche ora. Sin qui niente di apparentemente troppo strano, trattandosi dei Ferragnez. Tutto però è cambiato a fronte di un presunto ritardo.
Ferragni in vista a porte chiuse: il museo respinge i visitatori
Il Museum Of Dreamers di Milano è sicuramente una delle attrazioni meneghine che fanno più gola in città. L’occasione perfetta per divertirsi tra reale e surreale. Un’esperienza che non poteva mancare nel curriculum dei Ferragnez. La coppia si è infatti di recente immortalata all’interno del museo: una giornata divertente in compagnia di figli e amici. Trattandosi della Ferragni e di Fedez, è arrivata ovviamente la richiesta da parte della coppia di potersi godere la giornata in riservatezza, senza scomodi selfie tra orde di fan. Così il museo ha aperto le porte, per qualche ora e su accordo, al solo gruppone Ferragnez.
La visita viene “prolungata”: l’ira dei visitatori sui social
Cambia tutto però, come si legge tra i commenti di alcuni utenti sui social sotto le fotografie di Chiara Ferragni, di fronte ad un ritardo. La visita del gruppo sembra esser sforata nell’orario, occupando così il museo più del tempo previsto. Conseguenze? Altri visitatori con regolare biglietto e appuntamento si sono visti respinti all’ingresso, secondo quanto emerso, per permettere ai Ferragnez di terminare in pace la loro visita. “Il fatto di aver fatto chiudere il museo perché c’eravate voi mi fa veramente incazzare – scrive un utente – Se fosse successo quando sono andata io e mi rimbalzavano con i biglietti già acquistati perché voi vi dovevate godere il museo in santa pace non so come avrei reagito”“. E ancora: “Non oso immaginare la povera gente con bambini che è arrivata lì ed è stata mandata via per causa vostra. Vergognatevi. Esiste anche il resto del mondo oltre a voi lo sapete?”.
“Con la prenotazione pagata respinta insieme a mia figlia a causa vostra”
E c’è anche chi parla in prima persona raccontando di essere stato respinto nonostante la prenotazione effettuata. “È stata veramente una delusione arrivare ieri al Museo con la nostra prenotazione pagata e sentirci dire che a seguito del ‘prolungamento del vostro evento privato’ non poter accedere“, scrive un’altra utente sui social. “Il museo era completamente chiuso per la vostra presenza. Sono venuta, prendendo permesso dal lavoro e con mia figlia, la quale era desiderosa di entrare e SENZA ALCUN AVVISO dover rinunciare all’accesso perché voi con i vostri bambini siete rimasti all’interno oltre l’orario stabilito“, conclude amareggiata.