Fedez, la Meloni e le frasi contro i carabinieri: “Sparavo stron*ate”

Le parole sui carabinieri, la denuncia, l’archiviazione: Fedez si sfoga e chiama in causa Giorgia Meloni

Fedez è stato protagonista di una nuova polemica che l’ha visto contrapporsi ancora una volta a Giorgia Meloni. Il rapper ha commentato su Instagram la richiesta d’archiviazione del procedimento contro di lui per vilipendio delle forze armate di Stato da parte della Procura della Repubblica di Milano. Questa decisione ha scatenato la reazione di Cinzia Pellegrino, coordinatore nazionale del Dipartimento tutela Vittime di FdI. Così, dopo l’attacco, il cantante ha risposto.

“Un vero e proprio schiaffo all’Arma”

Tutto risale a quando Fedez aveva appena 18 anni e cantava la canzone dal titolo Tu come li chiami, brano il cui testo definiva i carabinieri “infami e figli di cani”. Le frasi hanno spinto l’associazione a denunciarlo, ma a 15 anni di distanza dall’uscita del brano. L’archiviazione ha indignato Cinzia Pellegrino, che ha definito la decisione della Procura come “un vero e proprio schiaffo all’Arma dei Carabinieri, un gravissimo precedente”.

Fedez: “A 18 anni sparavo stron*ate”

Così Fedez, dopo la denuncia e l’archiviazione, ma soprattutto dopo le parole della Pellegrino, ha replicato attraverso Instagram. “Se potete accettare senza indignazione le dichiarazioni della Meloni potete accettare che anche io a 18 anni sparavo stronzate e io non ricoprirò nessun ruolo istituzionale in questo Paese, per fortuna per voi”.

Il marito di Chiara Ferragni ha poi continuato: “La canzone oggi non rispecchia il mio pensiero ma se dovessero condannarmi sarebbe un guaio perché tutti i pubblici uffici sarebbero intasati da testi di rapper che quando sono giovani o anche meno dicono le medesime cose quindi non era neanche un testo così originale”.