Fedez e l’uovo di Pasqua, Selvaggia Lucarelli: “Tu sei l’ossessione di te stesso”

Fedez e l’uovo di Pasqua, è polemica sull’operazione di beneficienza: i dubbi sollevati da Selvaggia Lucarelli

La questione è quanto mai seria e ancora una volta è la sola Selvaggia Lucarelli a sollevare dubbi più che leciti di fronte ad un’operazione di beneficienza che sembra essere però lacunosa su alcuni aspetti, molto importanti: al centro dell’attenzione non c’è però il Pandoro della Ferragni (questione irrisolta) ma l’uovo di Pasqua di Fedez.

L’uovo di Fedez e la beneficienza per TOG

Per Fedez quella di Selvaggia Lucarelli è un’ossessione, ma di fronte ad un’operazione di beneficienza i dubbi e le domande sollevate dalla giornalista sono assolutamente lecite. “Sono sbarcati nei supermercati le uova BY Fedez prodotte dall’azienda cremonese Walcor – scrive la Lucarelli su Instagram – Andando sul sito di Walcor c’è poco e nulla. Come sulle uova c’è scritto ‘sosteniamo Tog’, che è la fondazione benefica di Carlo De Benedetti. Ma come la sosteniamo comprando uova? Che significa?“.

Selvaggia Lucarelli: i dubbi sull’operazione di beneficienza di Fedez

Da sempre Selvaggia Lucarelli si sta occupando del mondo della raccolte di beneficienza, e non è un’ossessione quella nutrita nei confronti di Fedez. Da mesi la giornalista ha portato alla luce le falle delle raccolte fondi, spesso lacunose e quasi ingannevoli. Ancora una volta, il punto preso di mira dalla Lucarelli, è la mancanza di trasparenza sull’operazione, lacunosa proprio agli occhi di chi ha intenzione di donare.

“Perché non si spiega al consumatore che collegamento ci sia tra l’acquisto dell’uomo, il testimonial (Fedez), l’azienda che produce l’uovo e la beneficienza“, scrive la Lucarelli. Seguono domande rivolte direttamente all’azienda che portano a delle conclusioni: “Fedez ha percepito compenso per cessione della licenza (nome e disegno che lo ritrae). Anche in questo caso comprando l’uovo non si contribuisce alla beneficienza. Fedez oltre al suo compenso per la licenza ha preteso da contratto che Walcor versi una cifra non quantificata alla sua fondazione benefica“.

“È un’operazione commerciale con una spruzzatina di beneficienza”

Conclusioni alle quali si aggiungono poi le somme tirate dalla stessa Lucarelli che ancora una volta minano l’operazione condotta da Fedez: “Rimane il fatto che è a tutti gli effetti un’operazione commerciale con una spruzzatina di beneficienza. Fedez guadagna dalla vendita della licenza. Walcor più vende uova e più guadagna. La beneficienza è una cifra fissa versata da Walcor di cui non conosciamo neppure l’entità“. Di fronte alle criticità sollevate dalla Lucarelli, risponde però Fedez tramite storie su Instagram in cui appare nuovamente molto teso e agitato, con una balbuzie manifesta.

La replica di Fedez: “Selvaggia Lucarelli, la tua ossessione nei miei confronti ti ha fatto fare un passo falso”

“Selvaggia Lucarelli la tua ossessione nei miei confronti oggi credo ti ha fatto superare un un limite che ti ha fatto fare un grosso passo falso – replica immediatamente il rapper – Hai scritto un articolo dove asserisci che io farei beneficienza per Carlo De Benedetti, il tuo ex datore di lavoro, quando io faccio beneficienza per Tog, per dei bambini che hanno malattie e problemi neurologici gravi complesse“.

Entrando nel merito del dubbio e della poca trasparenza con cui sarebbe stata condotta l’operazione, così Fedez: “Non riempio le tasche di Carlo De Benedetti come hai fatto tu. Vi chiedo scusa per la balbuzie, è un problema che ho da un po’ di tempo, ci metto un po’ a formulare una frase. A livello di beneficienza per Tog – spiega il marito della Ferragni – Sono riuscito a raccogliere più di un milione e mezzo in un anno e adesso vi racconto come raccogliamo i soldi, perché passano dall’associazione di Fedez e poi arriva a Tog“.

“Tu sei l’ossessione di te stesso”

A queste parole di Fedez è seguita un’altra risposta da parte della giornalista, sempre via Instagram: “Io ho ricevuto uno stipendio da Carlo De Benedetti, non ho donato denaro né a lui né alla sua fondazione. Proporrei per il futuro semplicemente di NON abbinare la TUA IMMAGINE e la parola ‘beneficienza’ a operazioni commerciali spiegate per niente o male ai consumatori“. Sul finale poi, una chiusura totale: “Esistono molti modi per fare beneficienza, questo è profondamente ambiguo e paracul*, tanto più che la gente compra illudendosi di contribuire ad aumentare la cifra finale, mentre arricchisce un’azienda. La mia vera ossessione è la beneficienza usata per fini personali, tu sei l’ossessione di te stesso“.