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TV e SPETTACOLO

Fedez e Alfonso Signorini: la nostalgia canaglia di chi non può fare a meno di dirsi contro

Un balzo indietro nel tempo che, forse, si poteva tranquillamente evitare

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La giornata di ieri ha avuto come ciliegine notabili due exploit, due esposizioni mediatiche, per certi versi estremamente distanti negli intenti e nei contenuti, ma per altri estremamente simili nell’effetto straniante procurato in alcuni. Il riferimento è alla fake news architettata da Fedez, diramata attraverso il potentissimo social Instagram, e al coming out antiabortista di Alfonso Signorini, incasellato tra i frame del GF Vip.

Fatti assoluti protagonisti di giornata, uno dei quali ha catalizzato il pourparler di inizio settimana in tempo reale, l’altro che ha dovuto attendere oggi visto l’assopimento causato dall’orario (tralasciamo giudizi sulla capacità adrenalinica dello show) che ha concesso pochi testimoni alla frase incriminata.

Tira più uno scherzo di Fedez che un carro di giornalisti

Il Fedez in versione 1994 ha fregato tutti, così dice. Se pensavamo scendesse in politica sbagliavamo di grosso, voleva solo vendere il disco. L’innovativo “scemo chi legge” ideato dal rapper ha in effetti colto alla sprovvista qualcuno, ma questo risultato, questo pinocchiamento, per come è stato decantato dal Geppetto tatuato, lascia dubbi sul reale intento della macchinazione artistica.

Troppo il godimento percepito per pensare che si trattasse di una mera manovra di marketing. Il tutto è apparso e appare, storia dopo storia, come un gigantesco sassolino rimosso dalle sneakers, solo che a porvelo è stato lo stesso Federico Lucia. L’esca ha colto nel segno, i giornalisti sono stati smascherati, Fedez è un genio e lo ha dimostrato, LOL, comprate il disco.

Televoto sì, referendum no: l’aborto è solo un game, man

Se il 15 novembre era destinato a entrare nella storia già grazie a questo “scherzo a parte”, a renderlo leggendario si è aggiunto l’outing del conduttore dello show di punta di Mediaset. L’Alfonso Signorini del 1981, si è lanciato in un’affermazione netta e perentoria, una dichiarazione di valori e di ideali in sottofondo ad un’ecografia canina: “Noi siamo contrari all’aborto in ogni sua forma”. Resta da comprendere la natura degli elementi racchiusi dal “noi” e, soprattutto, il perché, all’improvviso, tra un pianto di Giucas Casella ed un’annusata di ascelle di Soleil Sorge, sia stata proposta al pubblico questa tesi. In studio sono arrivati applausi sinceri, sipario.

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