Fedez a cuore aperto: “Ora ho sempre paura di morire”

Fedez e il tumore scoperto dopo una litigata con Chiara

Fedez si racconta, dopo il ritorno in Piazza ma soprattutto dopo il tumore. La malattia scoperta per caso o destino dopo una litigata con Chiara Ferragni, l’operazione durata 6 ore, la paura costante di morire e la voglia costante di vivere appieno la vita, un dono che non è eterno.

La fame di vita dopo la malattia: “Ora ho sempre paura di morire”

La scoperta della malattia, la paura di morire, l’operazione, la convalescenza, la consapevolezza che oggi “un giorno”, è un giorno in più rispetto a come poteva andare. È un Fedez grato alla vita quello che si racconta a Vanity Fair, più consapevole di se stesso ma anche della fragilità del suo essere, e più in generale del nostro essere effimeri. La malattia è il ponte tra il prima e il dopo, il bivio che ha cambiato testa, corpo, relazioni di Fedez che tuttora però convive con l’enorme paura di sparire: “Ora ho sempre paura di morire. Il mio mantra è uno: vivere abbastanza per essere ricordato dai miei figli. Lo so. È un mantra un po’ triste, ma è l’unica cosa veramente importante per me – dichiara Fedez, fresco di LoveMi – La vera paura è che mi possa venire una recidiva. Però non dovrebbe succedere. E non succederà“.

Il futuro di Fedez: “Vorrei altri figli, almeno uno”

Consapevole della sfiga, ma anche dell’enorme fortuna a prescindere dall’esistenza o meno di un destino, Fedez ringrazia: “Sono tante le persone a cui devo essere riconoscente. Gli amici, perché senza di loro non sarei qui. La dottoressa che ha scoperto il tumore: era presente al concerto in Piazza Duomo, ci siamo abbracciati e ci siamo commossi“. Fu proprio una dottoressa di “passaggio” a notare il pancreas di Fedez chiedendo ulteriori controlli. Dottoressa che non doveva passare per quella stanza dove si stava facendo controllare il rapper con ore di ritardo rispetto all’appuntamento. “Continuo a credere che nella sfiga ci sia stata una grande botta di fortuna. È la vita“, sempre Fedez. Guardando al futuro, il pensiero va sempre ai figli, Leone e Vittoria, ma non solo: “Vorrei altri figli, di sicuro almeno un altro. E poi mi piacerebbe che la maturità mi portasse ancora più serenità“.