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Fabrizio Corona, perquisizione nella notte: l’avvocato sbotta

La casa dell’ex re dei paparazzi perquisita da 10 agenti

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Perquisita l’abitazione di Fabrizio Corona nella notte: l’inchiesta che vede al centro materiale su Matteo Messina Denaro

Perquisizione nella notte da parte di Carabinieri nei confronti dell’ex re dei paparazzi Fabrizio Corona, accusato di tentata ricettazione di materiale riguarda Matteo Messina Denaro: l’inchiesta è portata avanti dalla Dda di Palermo ma l’avvocato Chiesa si oppone del tutto a quanto successo, rivendicando i diritti da cittadino onesto del suo assistito.

Sarebbe stata una perquisizione notturna da parte di 10 carabinieri quella avvenuta stanotte nella casa di Fabrizio Corona. L’ex re dei paparazzi sarebbe coinvolto nell’inchiesta portata avanti dalla Dda di Palermo che indaga ora su materiale riguardante Matteo Messina Denaro che sarebbe stato venduto da un militare e un politico, ora arrestati.

Lo sfogo dell’avvocato Chiesa sui social

Perquisizione notturna subita da Corona per ipotesi di tentata ricettazione per materiale proveniente dalle indagini riguardanti Matteo Messina Denaro. Fabrizio viene contattato qualche mese fa da un soggetto, e capita tutto i giorni, che gli propone di accettare e acquistare del materiale coperto da assoluto segreto istruttorio, così dovrebbe essere, riguardante un’inchiesta che è ovviamente sulla bocca di tutti“, chiosa l’avvocato Chiesa sui social. La spiegazione dell’accaduto è congiunta però anche alla spiegazione di quella che sarebbe la posizione di Corona nella questione.

“Quando c’è di mezzo Fabrizio Corona il diritto si stravolge”

Di fronte alla proposta, Fabrizio Corona avrebbe accettato semplicemente di visionare il materiale, anche solo per curiosità, insieme a Moreno Pisto. Imprenditore e a capo di un magazine, anche Pisto avrebbe preso parte all’incontro con il soggetto terzo. “Fabrizio dice ‘vediamo’ perché anche solo questa è una notizia. C’è qualcuno che ha in mano del materiale che non dovrebbe avere“.

Una volta verificato il materiale insieme a Pisto, di comune accordo Corona decide, secondo l’avvocato: “Che non si può pubblicare assolutamente niente e che bisogna andare in Questura a denunciare il tutto. Questo è stato fatto di comune accordo. Risultato?“, si interroga Chiesa rispondendosi.

Pisto non è indagato mentre Fabrizio Corona sì per tentata ricettazione con tanto di perquisizione notturna con 10 persone. Quando c’è di mezzo Corona tutto il diritto si stravolge, buona giornata“, conclude sempre Chiesa.

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