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Fabio Volo su Zelensky a Sanremo: “Cosa cambia dopo?”

“Faccio fatica a capire queste cose”

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La presenza di Zelensky a Sanremo fa storcere il naso a Fabio Volo

Il Festival di Sanremo 2023 sta per iniziare e naturalmente l’evento attira i commenti di numerosi volti dello spettacolo italiano, pronti a dire la loro in merito alle scelte del direttore artistico Amadeus. A scatenare il maggiore dibattito è lo spazio che sarà dato al presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante la finale del Festival. La messa in onda del videomessaggio che sarà trasmesso nella serata di sabato 11 febbraio fa storcere il naso a molti, tra questi anche Fabio Volo. Durante il suo intervento in radio nel corso della trasmissione Un giorno da pecora, lo scrittore si è lasciato andare ad un’analisi personale sulla questione, esprimendo i suoi dubbi.

“Personalmente fatico a capire”

“Sono cose che personalmente fatico a capire, capisco l’attenzione però mi sembra anche un po’ la spettacolarizzazione di un qualcosa. Non lo so, quando poi è venuto cosa cambia?”, questa l’opinione di Fabio Volo sulla trasmissione del messaggio di Zelensky durante la finale del Festival. Lo scrittore non pensa che possa funzionare a sensibilizzare particolarmente l’opinione pubblica sulla guerra: “Mi sembra che l’Italia non sia nel dubbio, quel che deve fare lo sta facendo, non è che uno fa una donazione dopo aver visto Zelensky a Sanremo ad esempio.

Inappropriato o meno, Zelensky invierà il suo messaggio e il Festival lo divulgherà nelle case degli italiani proprio durante uno dei momenti più seguiti, ovvero la finalissima. Con buona pace dei detrattori di Amadeus, il collegamento resterà nella storia di Sanremo e difficilmente rovinerà il giudizio generale sulla manifestazione musicale.

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