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Codacons critica l’uso di alcune parole

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Chiara Ferragni da Fabio Fazio.

La trasmissione “Che tempo che fa“, condotta da Fabio Fazio il 3 marzo 2024, si è rivelata un’occasione per Chiara Ferragni di discutere apertamente dei suoi momenti difficili sia nella vita personale che in quella professionale.

Un argomento di grande discussione è stato il cosiddetto “caso pandoro”, che ha portato Chiara Ferragni al centro di polemiche e procedimenti giudiziari.

La promozione, ritenuta ingannevole dall’Antitrust e attualmente sotto indagine, avrebbe lasciato intendere un diretto contributo alle donazioni per i bambini malati di cancro in base alle vendite.

Un’accusa che Ferragni ha tentato di chiarire durante l’intervista a “Che tempo che fa”.

Tuttavia, la gestione dell’intervista da parte sia di Chiara Ferragni che di Fabio Fazio, non è stata ben accolta dal Codacons, che ha espresso netta disapprovazione per il modo in cui sono state trattate queste delicate questioni.

L’associazione a tutela dei consumatori ha particolarmente criticato l’uso delle parole “fraintendimento” e “buona fede” da parte dell’influencer, sostenendo che la campagna pubblicitaria in questione avesse effettivamente l’intento di trarre in inganno i consumatori.

In risposta, il Codacons ha sottolineato la necessità di adottare un linguaggio che rifletta la gravità del gesto piuttosto che minimizzarlo.

L’associazione ha ribadito la sua posizione, affermando che gli atti commessi in questo contesto non dovrebbero essere giustificati attraverso termini attenuanti, ma piuttosto valutati con severità al fine di tutelare i diritti dei consumatori.

L’appuntamento televisivo ha dunque offerto un importante spazio di dialogo sulle attuali controversie che vedono coinvolta Chiara Ferragni, sebbene il Codacons, suggerisca un approccio critico verso la modalità in cui questi argomenti vengono trattati negli spazi mediatici.

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