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Fabio Basile torna sulla morte del fratello: “Non è normale che ancora non sappiamo nulla”
Il campione olimpico non si dà pace: “Mi manca tanto”
“Aiutarlo da lontano era complicato”: Fabio Basile racconta la tragica morte del fratello Michael
È passato un anno dalla morte di Michael Basile, fratello del campione olimpico Fabio. Era infatti novembre 2021 quando il ragazzo si spegneva a soli 31 anni. Il ritrovamento del corpo senza vita nella sua abitazione ha naturalmente gettato la famiglia nel più profondo dolore, che ancora oggi marchia inevitabilmente le loro vite. A raccontare il suo stato d’animo ad un anno di distanza è stato lo stesso Fabio Basile nel corso dell’ultima puntata di Verissimo.
“Mio fratello era un guerriero”: le parole del judoka a Verissimo
Questo il racconto del campione sportivo: “Mio fratello era un guerriero. Era una persona d’oro, mi manca tanto. Non sappiamo ancora cosa è successo, non è normale. Io penso che il suo cuore si sia fermato, era stanco. Quando lo saprò mi darò anche un sospirò di sollievo. La vita tante volte ti mette di fronte situazioni che non avresti mai voluto vedere, sentire. Devi trasformare il dolore in benzina, perché se esiste un altro mondo, perché io credo in Dio, l’unico modo per renderlo fiero di noi è vincere nella vita”.
Fabio Basile: “Oggi Michael è il mio angelo”
Fabio Basile ha poi raccontato alcuni dettagli sulla vita del fratello che disegnano uno scenario di lotta interiore vissuto da Michael: “Quando ha smesso di fare judo, a 18 anni che è l’età più complicata, ha iniziato a frequentare persone che non mi piacevano. Ha fatto errori imperdonabili, ha preso vizi che l’hanno portato a cambiare. Io ho cercato in tutti i modi di aiutarlo, ma non ero mai a casa per lo sport. Aiutarlo da lontano era complicato, i miei genitori hanno fatto tanto. Oggi ho un motivo in più per resistere, il mio angelo. Michael è stata una grande persona per me, un punto di riferimento”.