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Enrica Bonaccorti operata a cuore aperto: “Altri mesi e sarei morta”

L’attrice salvata con un’operazione durata 8 ore

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Enrica Bonaccorti operata a cuore aperto al cuore: l’anomalia rivelata per caso

Un momento non facile per la celebre attrice ma anche opinionista Enrica Bonaccorti: come riporta AdnKronos, su sui social l’attrice avrebbe pubblicato un lungo post con il quale ha spiegato di aver dovuto affrontare in questi mesi un’importante operazione a cuore aperto.

A inizio luglio ho iniziato ad avere ovunque un prurito terribile, tutto il corpo diventa rosso fuoco a macchie, sembravo quella bambina bruciata che scappa da Hiroshima“, queste le parole della Bonaccorti, riprese dall’agenzia stampa. Inizialmente l’attrice non si sarebbe spiegata in alcun modo quei sintomi che poi si sono dimostrati essere un vero e proprio campanello d’allarme di un problema molto più complesso. “Era il mio corpo che urlava qualcosa che non andava“, spiega.

“Un’operazione che è durata 8 ore. Ho avuto una gran fortuna”

Dopo doverosi controlli in questi mesi, alla luce di un calcolo a un rene, all’attrice viene prospettato un intervento di routine. “I cardiologi, il prof. Leo, il prof. Saglia e il prof. Giulio Speciale, insieme al dottor Quintarelli, vengono da me il giorno dopo col viso scuro per dirmi che c’è qualcosa che non va al cuore“, continua poi il racconto la Bonaccorti. Riprendono le analisi per chiarire il quadro, poi l’esito: “Stabiliscono che ho le arterie tutte ostruite, un paio di mesi e potevo andarmene“.

Da questo quadro, la decisione di intervenire con 4 bypass e la costruzione di una via alternativa per il flusso sanguigno. “Sarà un’operazione a cuore aperto che è durata in tutto 8 ore. Morale della favola: mi hanno detto che ho avuto una gran fortuna, una scoperta accidentale che mi ha salvato la vita“, scrive. Immediato il ringraziamento a tutta l’equipe medica che si è occupata di lei in questi mesi: “Circondata da persone meravigliose, la loro umanità nel prendersi cura di me mi ha fatto oltrepassare i dolori, le preoccupazioni, gli incidenti di percorso che l’esilità del mio sterno ha provocato“. Sul finale, un appello rivolto a tutti in nome della prevenzione: “Controllatevi quanto più potete, sperando che abbiate la stessa fortuna che ho avuto io. Non vedo l’ora di ritrovarvi“.

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