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Emanuele Filiberto, beni all’asta: “Non aveva più senso tenere tanti oggetti”

Non proprio tutto però verrà messo all’asta

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Emanuele Filiberto, beni all’asta: che cosa si tiene e che cosa no

Emanuele Filiberto ha annunciato la messa all’asta di diversi beni di famiglia, e cioè dei Savoia, per la rivista Gente. L’erede ma anche personaggio televisivo ha spiegato come chiaramente non tutto abbia preso la strada della vendita.

Quel che è certo è che Filiberto con queste parole ha motivato la scelta sopra brevemente delineata: “Non aveva più senso tenere tanti oggetti“. Il miglior modo, allora, di allestire il distacco, è stato visto nella messa all’asta dell’oggettistica varia.

“Abbiamo venduto la villa di Ginevra”

Emanuele Filiberto ha parlato della decisione di mettere alcuni beni di famiglia all’asta, specificando anche quali. Queste le sue parole: “Abbiamo venduto la villa di Ginevra: non aveva più senso tenere tanti oggetti che vi erano custoditi“. Una decisione, pare, dettata da una necessità anche logica di riappropriazione degli spazi, senza in alcun modo denigrare l’oggettistica presa in considerazione.

Non tutto, come detto, verrà messo all’asta: “Gli oggetti sentimentalmente importanti, come i libri storici della collezione di mio nonno, re Umberto II, o del mio bisnonno, Vittorio Emanuele III, le porcellane e i quadri di famiglia, li teniamo perché un giorno andranno alle mie figlie“. La decisione in queste righe esplicitata pare dunque sia arrivata dopo un importante processo di selezione del materiale.

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