GOSSIP
Edoardo Tavassi: al via una “sorta di convivenza” con Micol Incorvaia
Pare proprio che Edoardo Tavassi e Micol Incorvaia facciano sul serio
Edoardo Tavassi e Micol Incorvaia: come procede la loro relazione fuori dal GF Vip
Edoardo Tavassi e Micol Incorvaia, fuori dal GF Vip, stanno ancora insieme. La relazione tra i due sembra proprio stia procedendo a gonfie vele, viste le ultime parole di Edoardo. Non solo la relazione con la sorella di Clizia, perché Tavassi ha anche rivelato cosa è successo e cosa non è successo, al GF Vip, in tema amore.
Al via “una sorta di convivenza”
La relazione tra Edoardo Tavassi e Micol Incorvaia, fuori dal GF Vip, procede così bene che si parla già di convivenza. Questo quanto rivelato dall’ex gieffino ospite al programma radiofonico Turchesando: “Stando a Roma spesso viene da me, abbiamo iniziato a fare una sorta di convivenza, quella vera, non quella del Grande Fratello che era un po’ particolare e devo dire che sto proprio bene, ci troviamo in tante cose. L’unico difetto è che è ritardataria in una maniera incredibile. E dormigliona. Se non dorme quelle 18 ore al giorno non carbura. Lei e la sorella Clizia hanno una genetica pazzesca“.
Cosa è successo al GF Vip
Edoardo Tavassi, infine, ha rivelato qualcosa che è successo al GF Vip. Queste le parole dell’ex gieffino: “Se abbiamo fatto l’amore nella Casa? Diciamo un.. nì! Era tutta una paranoia sul fatto che qualcuno ci poteva guardare. Ma pure per baciarci, io prendevo queste coperte e le tiravo su, lei voleva coprire pure il bacio. Voleva censurare quello. Passare cinque mesi, dormire accanto a una persona che ti piace è una sofferenza!“.
Ancora: “La prima volta che poi l’abbiamo fatto? Sono stati quei tre minuti compresi la sigaretta. Vabbe’, poi abbiamo recuperato. È stato bello perché poi comunque ti liberi di tutta quella pressione che hai. Noi dormivano in un van di cui non avevi le chiavi, ti aprivano la porta di notte a qualsiasi ora. Stavi con l’ansia non solo delle telecamere, ma dei coinquilini che erano invadenti da morire in continuazione“.