MUSICA
Donatella Rettore: diploma Honoris Causa dallo Iulm di Milano
“Personalità eclettica e dissacrante”, ed ecco il diploma Honoris Causa
Donatella Rettore: assegnato il diploma Honoris Causa dallo Iulm di Milano
Donatella Rettore ha ricevuto un premio per la qualità della sua arte e per la sua poliedrica personalità. Ad assegnare il diploma Honoris Causa è stato il professore Giovanni Puglisi, rettore dello Iulm di Milano, nell’ambito del master in Management delle risorse artistiche e culturali.
Giovanni Puglisi: “Personalità eclettica e dissacrante”
“Personalità eclettica e dissacrante, ha fatto della storia personale e dei suoi interessi letterari e musicali gli ingredienti di una story di vita musicale che si è sviluppata, per molti decenni, tra successi e crisi, tra attrazioni fatali e momenti spettacolari, dove stupire era talora prevalente rispetto a raccontare“, queste sono state le parole di apertura della cerimonia di consegna del premio. C’è stato poi un interessante ragionamento riguardo al suo carisma: “Donatella ha saputo districarsi tra il desiderio di “occupare la centralità” della scena e l’intelligente abilità a “spostare il focus” su se stessa, quale che fosse la sua posizione sulla scena“.
Il discorso è continuato con parole di elogio dell’arte e del lavoro svolto dalla cantante italiana: “Rettore in particolare ha dato vita ad un vero e proprio laboratorio di ricerca testuale, invisibile, ma operoso e virtuoso, che riesce a tessere, in modo quasi subliminale, ma empaticamente sensibile, telai musicali, dove le parole e le note si fondono, disegnando – come in un antico tappeto persiano – arabeschi fiabeschi e visibili solo ai privilegiati, che riescono a penetrare, quasi magicamente, la trama di quei tappeti immaginari. Non è a canzoni che si farà la rivoluzione, anche solo culturale, dirà qualcuno! Ma, forse, anche sì!“
Le parole di Donatella Rettore allo Iulm di Milano
Donatella Rettore ha accolto con gioia il premio che le è stato assegnato. Queste le parole che ha pronunciato durante la cerimonia: “Dedico questo titolo a tutte quelle persone messe per troppo tempo in secondo piano e alle donne, come mia madre che avrebbe tanto voluto studiare e invece hanno dovuto accontentarsi“.