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Suicidio di Tenco, Don Backy: “Fermare il Festival? No”
Le parole, spiazzanti, del cantautore toscano
Don Backy: le parole sul suicidio di Luigi Tenco a Sanremo ’67
Ha spiazzato Don Backy (cantautore, classe 1939) parlando di Luigi Tenco, nonché (compianto) cantautore anch’egli, morto suicida all’età di 28 anni proprio al Festival di Sanremo del 1967. Il cantante, ospite a Oggi è un altro giorno di Serena Bortone, ha ripercorso i suoi ricordi in musica, fino ad arrivare a quel terribile Festival di Sanremo che però, proprio nella tragedia di una morte di un’altra persona, ha segnato la fortuna nella musica di Don Backy.
“Avrei dovuto rinunciare a una chance”: le parole del cantautore
Don Backy ha parlato del suicidio di Luigi Tenco, avvenuto, come sopra specificato, al Festival di Sanremo del 1967. “I sentimenti erano contrastanti perché lì si erano formate due fazioni”: chi voleva continuare il Festival e chi voleva interrompere. Alla fine si decise di continuare, e per Don Backy fu giusto così. I vincitori della competizione canora, infatti, furono due: Claudio Villa ed Iva Zanicchi con la canzone Non pensare a me.
“Io ero fra quelli che avrebbero voluto continuarlo [il Festival, ndr]. Se lui fosse venuto da me quella sera e mi avesse detto ‘ho questa intenzione’, io l’avrei legato al letto, assolutamente dissuaso. Ma se lui prende una decisione autonoma, senza venirmi a dire ‘ho intenzione di fare questo’, io che ho legato a quella canzone [L’immensità, ndr] il mio futuro, non ammetto che qualcuno intervenga per bloccare quella che è la mia decisione di continuare a vivere e andare avanti“.
Serena Bortone si dissocia: “Trovo questo ragionamento un po’ spietato”
Serena Bortone ha voluto esprimere la sua lontananza dal pensiero espresso da Don Backy, che non ha condiviso. “Posso dirti che è un ragionamento un po’ spietato?“, ha ribattuto la conduttrice. Ha però insistito il cantautore: “É un ragionamento semplicemente logico, non è spietato. Ripeto: il mio destino è legato a questa canzone, si è dimostrato nel tempo. Avrei dovuto rinunciare a una chance“.