Cinema e Teatro
Dizionario di cinema: che cos’è il MacGuffin?
Tutte le storie hanno bisogno di un punto di inizio da cui partire (e il MacGuffin serve proprio a questo)
MacGuffin: che cos’è?
Per MacGuffin, nel linguaggio cinematografico, si intende quell’espediente narrativo che viene utilizzato come escamotage per aver la possibilità di raccontare una storia e può essere un oggetto, un evento, una situazione. Questo tende a scomparire nel corso della narrazione, in quanto non è dotato di grande importanza di per sé; il suo ruolo all’interno della narrazione è infatti semplicemente quello di fornire una scusante ai personaggi per dare vita all’azione.
Tutto può diventare un MacGuffin, anche un cagnolino
Immaginate una scena qualsiasi: un ragazzo sulla spiaggia, vedendo un cagnolino in mare prossimo all’annegamento, si butta tra le onde selvagge per salvarlo. Non appena esce dall’acqua con il cucciolo tremante e terrorizzato tra le braccia, vede una ragazza, davvero bellissima, che lo attende con gli occhi pieni di gratitudine. Si guardano, si baciano, si innamorano, si sposano, e vivono per sempre felici e contenti. Il cagnolino, in questa storia, non è altro che il MacGuffin della situazione.
Sir Alfred Hitchcock: la spiegazione del Maestro del brivido
Uno dei Maestri indiscussi della storia del cinema, Sir Alfred Hitchcock, ha dato una spiegazione su quella che è la sua visione dell’espediente narrativo all’interno del libro-intervista Il cinema secondo Hitchcock di François Truffaut.
“Si può immaginare una conversazione tra due uomini su un treno.
L’uno dice all’altro: “Che cos’è quel pacco che ha messo sul portabagagli?”
L’altro: “Ah quello, è un MacGuffin”
Allora il primo: “Che cos’è un MacGuffin?”
L’altro: “È un marchingegno che serve per prendere i leoni sulle montagne Adirondack”
Il primo: “Ma non ci sono leoni sulle Adirondack”
Quindi l’altro conclude: “Bene, allora non è un MacGuffin!”
Come vedi, un MacGuffin non è nulla“.
Non è stato tuttavia Hitchcock ad inventare il termine, bensì un suo amico e collega, lo sceneggiatore Angus MacPhail, che fu il primo ad usarlo esplicitamente e consapevolemente nelle sue storie.