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GOSSIP

Diletta Leotta vince contro il noto settimanale per le foto con Ryan Friedkin

La giornalista sportiva ottiene una vittoria importante

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Diletta Leotta aveva denunciato un noto settimanale dopo la pubblicazione di una foto con l’intento di diffondere notizie false sulla sua vita privata

Era il 2021 quando Diletta Leotta denunciata il noto settimanale di gossip Oggi, accusato di aver pubblicato una foto che la ritraeva in atteggiamenti intimi con il magnate Ryan Friedkin all’interno di un appartamento al quarto piano di uno stabile. Foto con un uomo che non era il suo fidanzato dell’epoca visto che, pubblicamente, la Leotta faceva ai tempi coppia fissa con l’attore turco Can Yaman.

Sulla questione era intervenuta anche Striscia la Notizia che aveva consegnato a Diletta Leotta il Tapiro d’Oro. La conduttrice, ora impegnata del podcast Mamme Dilettanti, non aveva gradito il trattamento dei paparazzi nei suoi riguardi. Per la conduttrice sportiva si trattava di una mera invasione della sua privacy visto che oltretutto quelle foto sarebbero state scattate con dei droni. L’intento? Mettere in circolo notizie su presunti tradimenti.Lo scatto era stato scelto apposta per indurre il pubblico a ritenere che fosse in atto un tradimento“, aveva dichiarato nella sua denuncia presentata al Garante della Privacy, come riporta Il Quotidiano Nazionale.

La vittoria della giornalista: multa da 40mila euro

Circa due 2 dopo sarebbe arrivata la sentenza definitiva, come riporta sempre Il Quotidiano Nazionale. Il Garante della Privacy avrebbe dato ragione a Diletta Leotta condannando i paparazzi di Oggi ad una multa da 40mila euro.

Tra le motivazioni della sentenza, questo quello che si leggerebbe secondo quanto riportato dalla fonte e ripreso da più testate: “La foto ritrae momenti di vita privata svoltisi in alcuni ambienti del suo appartamento sito a un’altezza (quarto piano) idoneo, in quanto tale, a far presumere un certo riserbo rispetto allo sguardo di chi si trovi a transitare sul piano strada“.

Inoltre, le immagini pubblicate dimostrerebbero “un uso non corretto di tecniche invasive. Quindi una raccolta di dati personali, anche strettamente privati, in violazione dei principi generali di correttezza e trasparenza“. La decisione non sarebbe però affatto piaciuta agli avvocati del settimanale.

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