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Diabolik:10 cose che (forse) non sapevate del Re del Terrore

Dieci curiosità insolite sul Re del Terrore

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Diabolik: 10 curiosità sul re del crimine

Diabolik, il Re del Terrore, è il primo fumetto italiano scritto da una coppia di donne, le sorelle Giussani. Il 16 dicembre torna al cinema con i fratelli Manetti alla regia. Per arrivare preparati, ecco dieci curiosità su di lui

Ginko doppiato da Proietti e la serie animata francese

Nel film del 1967 l’ispettore Ginko è interpretato da Michel Piccoli e doppiato da Gigi Proietti – Nel primo film ad alto budget di Mario Bava, nonché prima apparizione cinematografica del noto criminale dei fumetti, compare anche il grande Proietti in qualità di doppiatore. Sarà allestita una Mostra di Diabolik alla Mole di Torino (16 dicembre- 6 marzo 2022) il museo del cinema di Torino anticipa le celebrazioni del sessantesimo. Mentre la mitica Jaguar E-Type avrà un allestimento dedicato al Museo Nazionale dell’Automobile.

Eva Kant è vedova dell’ambasciatore del Sudafrica Lord Anthony Kant, morto sbranato da una pantera nera. Fu lei a spingerlo nella fossa della belva? Forse non tutti ricordano che Eva era stata sposata con un suo lontano parente. Lei giura di non avere nulla a che fare con la sua morte, sebbene ammetta di averlo odiato. Esiste una serie animata di un’emittente francese, poi acquistata da Italia1, durata pochissimo
La serie animata Diabolik- The track of Panther era nata da una collaborazione Francia-Stati Uniti, ma si concluse dopo quaranta episodi. Non un successo di pubblico. Popolò per qualche tempo il pomeriggio di Italia1 nei primi 2000.

Diabolik e il numero inchiostrato col lambrusco per lo speciale Il Grande Diabolik

È merito di Diabolik se Carlo Lucarelli ha abbandonato il look da capellone. Carlo Lucarelli racconta nella prefazione al remake che il suo primo approccio con il fumetto di Diabolik è stato quando aveva nove anni. Si annoiava a morte dal barbiere Silvano, ad ascoltare le chiacchere da adulti, quando trovò un giornaletto che si distingueva dagli altri del mucchio. Fu amore a prima lettura, ma il piccolo Carlo non poteva certo chiedere alla nonna di comprargli Diabolik. Quindi l’unico modo per leggerlo era andare a tagliarsi i capelli spesso. Nel 2020 venne realizzato un numero inchiostrato col lambrusco Per lo speciale Il Grande Diabolik dell’aprile dell’anno scorso, il disegnatore Giorgio Montorio ha deciso di impreziosire i disegni, usando il vino lambrusco come inchiostro per realizzare luci e ombre

Chi ha disegnato il primo numero?

Nessuno sa chi sia Zarcone, fantomatico disegnatore del primo numero, “licenziato” dalle Giussani. Un mistero avvolge la figura del primo disegnatore, detto “il tedesco” per il suo legame con una donna della Germania. Pare che il suo curriculum fosse costituito dalla pagine disegnate o da disegnare per Alboromanzo Vamp. Il suo editore doveva fargli la posta sotto casa per costringerlo a lavorare. Il primo numero del 1962 può valere anche 8mila euro. E “solo” 5mila se non è tenuto bene. Il secondo numero è il primo in cui Diabolik non se la prende con degli innocenti. E soprattutto è il primo realizzato interamente da donne
Erano di mano femminile anche tutti i disegni. Inoltre, in questo numero del febbraio 1963 fece la sua comparsa la Jaguar. L’ultima storia di Diabolik scritta da una delle sorelle Giussani, Luciana, è del 2000 e si intitola Vampiri a Clerville. Angela era morta nel 1987. Un re del terrore particolarmente assetato di sangue e vendetta.

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