Daniele Dal Moro al GF Vip 7: l’ex tronista mette a tacere tutti i gossip su di lui

Daniele Dal Moro al GF Vip 7: ma prima mette a tacere il gossip

Daniele Dal Moro è un concorrente ufficiale del GF Vip 7 (qui il cast completo). Prima di chiudersi nella Casa più spiata d’Italia per tantissimo tempo (qui quanto nello specifico), però, Daniele ha deciso di parlare ai suoi followers circa il gossip che lo riguarda più nel personale.

“Su alcuni blog gira voce che tu sia gay”

Nello specifico un utente sui social ha scritto a Daniele Dal Moro: “Su alcuni blog gira voce che tu sia gay“. La reazione di Daniele però è stata davvero epica, infatti l’ex tronista ha replicato tra le Instagram stories. “Sì lo so e su altri siti dicono che sono omofobo. Ti lascio il libero arbitrio“. Non c’è nulla di male infatti nella prima supposizione, e l’ex tronista di Uomini e Donne ha dimostrato di essere molto aperto anche al confronto con i suoi followers, che poi saranno i suoi sostenitori nella Casa.

C’è un’altra questione in sospeso che riguarda Daniele Dal Moro, ovvero la polemica di quella bilancia che venne portata nello studio di Uomini e Donne, per pesare le corteggiatrice. Daniele ci ha tenuto a precisare che quella non fu affatto una sua idea: “Quando ho fatto il tronista a U&D non ho pesato delle ragazze perché (come molte persone monocellulari suppongono) mi interessasse sapere il loro peso corporeo. E questo pensavo (sbagliando) fosse una cosa chiara anche al più stupido degli esseri umani“.

Dal Moro sulla bilancia a Uomini e Donne: “Mi fecero una proposta

Dal Moro ha quindi continuato la sua spiegazione: “Mi fecero una proposta. (Perché, giusto per ricordarvelo, o quantomeno per farlo presente, in un programma televisivo non è Daniele Dal Moro che decide quello che si fa o non si fa)“. Dal Moro ha perciò spiegato cosa gli venne proposto: “L’idea iniziale era quella di far passare invece un bel messaggio in televisione.

Per chiosare: “Nelle schede dei provini che mi erano state date c’era peso e altezza. Chiaramente il problema che potesse passare un messaggio sbagliato sapevamo ci fosse, ma abbiamo voluto rischiare. In sostanza pensavano che la mia figura associata a questo tema potesse giovare in maniera positiva alla causa”.