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Dalila Di Lazzaro e la morte del figlio Christian: “Sono scappati”
Un dolore che continua a vivere nonostante siano passati più di 30 anni
Dalila Di Lazzaro e la morte del figlio Christian in incidente stradale a soli 22 anni
Continuano ad essere numerose le interviste di un certo peso in quel di Oggi è un altro giorno, salottino televisivo di Serena Bortone destinato però a sparire dalla prossima stagione: ospite quest’oggi in studio è stata Dalila Di Lazzaro, la celebre ex modella e attrice che ha parlato nuovamente della morte di suo figlio.
Lo strazio rivissuto a Oggi è un altro giorno
Un dolore che nessuna madre dovrebbe mai conoscere né vivere, un dolore che purtroppo Dalila Di Lazzaro conosce bene. Ospite oggi di Serena Bortone a Oggi è un altro giorno, l’ex modella e attrice è tornata con la mente al triste 1991, anno in cui sui figlio Christian perse la vita in un incidente stradale. Aveva appena 22 anni suo figlio quando è morto, e il dolore è qualcosa che ancora fa parte quotidianamente della vita dell’attrice. “Mi sono immersa nel dolore per accettarlo“, racconta la Di Lazzaro raccontando come, dopo il lutto, scappò del tutto in cerca di silenzio e solitudine. “Ho incontrato genitori che non riescono più a riprendersi, io ho cercato di trasformare il dolore in amore – racconta oggi – E non mi sono mai più sentita sola“.
Christian, morto a 22 anni: Dalila Di Lazzaro ricorda la morte del figlio
Ripercorrendo proprio quel maledetto giorno del 1991, così la Di Lazzaro racconta di suo figlio e di quella passione per le moto divenuta fatale: “Aveva 5 moto. E non ha mai avuto un incidente. Purtroppo è morto in macchina di un suo amico“. Ci sono dettagli che emergono a fatica: “Era una macchina rubata da una persona che spacciava droga e io mi sono ritrovata senza mio figlio, quest’auto se ne è andata addosso a mio figlio e sono scappati“. Ricordando poi il funerale, l’ultimo saluto al figlio 22enne, Dalila spiega perché non ha voluto vederlo. “Ricordo i miei genitori nella bara – continua – Con Christian non ho voluto vederlo perché credevo di morire. Quando ho deciso di salutarlo ho messo una cosa nera sugli occhi, gli ho baciato la mano e il naso e non l’ho visto. Per me è stata una salvezza“.