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Curcuma, la polvere “d’oro” che fa bene al palato e alla salute

Alla scoperta della pianta che da anni viene usata per le sue proprietà uniche

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Polvere di curcuma

Si può trovare in vendita pura o come ingrediente principale del curry. La curcuma longa, più comunemente nota come curcuma, è una pianta erbacea perenne molto usata come spezia, soprattutto nella cucina indiana. Fa parte di una famiglia di piante di oltre ottanta specie ed è ottima come condimento, grazie al suo sapore che ricorda lo zafferano.

Le proprietà benefiche della curcuma: da millenni un’ottima amica dell’uomo

La curcuma, il cui nome originario Kumkuma che deriva dal sanscrito significa “zafferano”, è nota appunto anche con il nome di “zafferano d’India”, per il suo colore dorato. Coltivata da oltre seimila anni, era usata dagli Assiri per la tintura degli abiti e ancora oggi la veste dei monaci nelle cerimonie orientali viene colorata con questa spezia per simboleggiare la potenza del Sole.

In Cina, anticamente, vi era la credenza che la spezia aiutasse la longevità, cosa che recentemente è stata confermata da alcuni studi, grazie alle proprietà della molecola attiva, la curcumina. Proprio la curcumina è ciò che conferisce alla spezia il colore intenso, indice anche di un ottimale stato di conservazione dell’alimento. 

Curcuma: una delizia non solo per il palato, ma anche per la pelle

Curcuma

La curcuma ha anche molti usi cosmetici: opportunamente lavorata può essere un potente deodorante anti-batterico. Insieme a un cucchiaino di miele fluido e applicata sulla pelle infiammata, lenisce inoltre la parte lesa, e può usare come maschera antiossidante. 

I suoi oli essenziali e la preziosa polvere sono nostri alleati contro l’invecchiamento e svolgono un’azione protettiva del fegato e del pancreas, grazie alle proprietà anti-infiammatorie. Uniti all’olio di mandorle o di cocco, formano un impacco con proprietà massaggianti per la pelle che abbia perso tono o elasticità. 

Si può coltivare anche in casa, ecco come

I rizomi devono essere bolliti per ore, essiccati in forni appositi oppure in un luogo caldo e asciutto per un mese, fino all’ottenimento della polvere, ma ciò non esclude la possibilità di coltivare in casa una piantina di curcuma, in giardino oppure in vaso, profondo almeno quaranta centimetri. I rizomi vanno raccolti in inverno dopo mesi di maturazione, ricordandosi di lasciarne qualcuno attaccato al terreno, per permettere la fioritura alla stagione successiva.

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