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Cos’è Nord Stream 2 e perché è così importante nella questione Russa

Così un tubo può diventare decisivo per le sorti del mondo

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Il tiro alla fune si gioca anche sul piano energetico

In attesa della completa deflagrazione bellica tra Russia, Ucraina e Nato, o del suo auspicabile, ma difficile riassorbimento, è interessante comprendere le dinamiche che lo stallo politico ha fatto emergere e che in tempo di pace non attirano l’attenzione che forse meriterebbero.

Tra queste spicca la questione economico-energetica. La Russia è ricca di gas, l’Europa ne ha un gran bisogno, ancora la Russia non vuole (e non può) fare a meno dei soldini dell’Unione per averlo. L’enorme disponibilità russa e l’altrettanto esorbitante richiesta europea hanno spinto per la creazione di un secondo gasdotto che colleghi le parti oltre al già esistente Nord Stream.

Nord Stream 2: basta un rubinetto a fermare la Russia?

Per portare questo gas dal mittente al destinatario servono tubi, chilometri di tubi. Piazzarli lungo il tragitto non è un problema tecnico, ma è un immenso problema politico. Tra la Russia e l’Europa (almeno quella che la prima sopporta) vi sono infatti nazioni che avversano tale posa di cavi. Su tutte, Ucraina e Polonia, che oltre a negare il consenso per una tratta entro i propri confini di Nord Stream 2 (il nome del gasdotto), chiedono all’Europa (il resto dell’Europa) di fare lo stesso.

Ma l’Italia, la Germania, la Francia e così via, di quel gas non possono fare a meno. Soprattutto la Germania, stazione finale del gasdotto, non vuole rinunciare a trovarsi nella posizione di snodo cruciale nella distribuzione della risorsa ai confratelli dell’Unione. Perciò il “tubo” è stato costruito sott’acqua, evitando Polonia e Ucraina.

Soldi, gas, forbice: chi perde davvero tra Russia ed Europa?

Tutti contenti, o quasi, fino allo spauracchio della guerra. Perché se la Russia muove le truppe, l’Europa risponde a sanzioni. Tra queste, la più immediata è non dare il consenso all’apertura di Nord Stream 2, posato ma ancora inattivo. La Russia perderà soldi, l’Europa perderà gas. Chi potrà fare a meno per più tempo dei vantaggi del gasdotto?

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