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Cosa c’entra Luigi Favoloso con il caso Mark Caltagirone? “Sono un testimone”

“Un film di cui conosco già il finale”

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Anche Luigi Mario Favoloso è stato coinvolto dalla vicenda: il suo racconto su Mark Caltagirone

La partecipazione di Pamela Prati al GF VIP 7 ha riaperto inevitabilmente il caso Mark Caltagirone. Le dichiarazioni della concorrente durante le puntate del reality show hanno fatto emergere nuovi dettagli (molti ancora da verificare) e aiutato il pubblico a comprendere la complessità della vicenda. L’interesse per i nuovi elementi venuti a galla sul Pratigate è stato mostrato anche dai talk targati Mediaset, come Mattino5, Pomeriggio Cinque e Verissimo. In uno di questi è stato chiamato a parlare, proprio in qualità di ospite interessato dai fatti, Luigi Mario Favoloso.

La denuncia ricevuta e le testimonianze

L’uomo ha raccontato il suo coinvolgimento nella vicenda e spiegato come Mark Caltagirone lo abbia denunciato. Luigi Mario Favoloso ha anche rivelato di essere stato ascoltato in qualità di testimone.

“Un film di cui conosco già il finale”

“E’ strano, per me, rivedere in tv la vicenda Caltagirone; è strano perché è come se guardassi un film di cui conosco già il finale. Oltre all’idea che, come tutti voi, mi son fatto seguendo la vicenda da casa, sono stato più volte precettato dalle forze dell’ordine e sentito per diverse ragioni: la prima è che, per assurdo, attraverso il suo legale, Mark Caltagirone ha depositato una denuncia alla procura della Repubblica contro la mia persona solo per aver pubblicato, a mezzo televisivo, i messaggi Instagram che mi aveva inviato”. Questo il suo racconto.

Luigi Mario Favoloso: “Eliana e Pamela raccontano la verità”

Luigi Mario Favoloso ha anche detto la sua sul ruolo di Pamela Prati ed Eliana Michelazzo: “A me sembra evidente che sia una storia senza lieto fine, con tante vittime e un solo carnefice; Eliana Michelazzo e Pamela Prati raccontano entrambe la verità, come nella saga di Saw l’enigmista, le vittime aiutano sempre il carnefice, senza rendersene conto”.

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