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Come l’arancio amaro è il romanzo di Milena Palminteri

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Come l’arancio amaro è il romanzo d’esordio di Milena Palminteri

“Come l’arancio amaro” è il romanzo d’esordio di Milena Palminteri, un’opera che si distingue per la sua profondità emotiva e per la ricchezza narrativa, frutto di anni di ricerca negli archivi notarili italiani.

La trama intreccia storie realmente accadute e conservate nei documenti storici, portando alla luce le vite di tre donne straordinarie, le cui vicende si svolgono in Sicilia tra gli anni Venti e Sessanta del Novecento.

Le protagoniste principali del romanzo sono Nardina, Sabedda e Carlotta, tre donne con sogni e aspirazioni diverse, ma unite dal comune desiderio di trovare un senso al proprio essere in un mondo che sembra voler decidere per loro.

Come l’arancio amaro è il romanzo di Milena Palminteri, Le donne protagoniste

Nardina, dolce e paziente, sogna di laurearsi ma si trova intrappolata nel ruolo tradizionale di moglie, sacrificando le proprie ambizioni personali.

Sabedda, selvaggia e fiera, desidera poter decidere del proprio futuro, ma la povertà e le circostanze sociali la costringono a rinunciare ai suoi sogni.

Carlotta, orgogliosa e determinata, aspira a diventare avvocato, ma deve scontrarsi con un mondo in cui la professione legale è riservata agli uomini.

Dove è ambientato il romanzo

Come l’arancio amaro” è un romanzo storico ambientato principalmente in Sicilia, con due linee temporali che si intrecciano nel corso della narrazione. La protagonista, Carlotta, vive ad Agrigento nel 1960. A 36 anni, è convinta che tutte le persone a lei care siano destinate a lasciarla, come dimostrano le perdite subite fin dalla nascita. Cresciuta durante il fascismo e la guerra, Carlotta ha adottato un atteggiamento di distaccato rassegnazione, scegliendo una vita monotona e priva di emozioni. Anziché perseguire la sua ambizione di diventare avvocato, si rifugia in un impiego all’Archivio notarile.

Riaffiora il passato della protagonista Carlotta

Il suo passato, tuttavia, riaffiora quando scopre un documento che contiene una terribile accusa: la nonna paterna ha denunciato sua madre per non averla partorita, ma comprata. Questo segreto spinge Carlotta a intraprendere un’indagine personale che la porterà a confrontarsi con le sue radici e con la rabbia che ha sempre cercato di reprimere.

Sarraca, paese dove si svolgono i fatti

La storia si sposta poi nel 1924 a Sarraca, un piccolo paese (d’invenzione) in provincia di Agrigento, dove emergono le vite di Nardina e Sabedda.

Agrigento, durante la seconda guerra mondiale.

Nardina, una giovane donna di nobili origini, è sposata con il nobile Carlo Cangialosi, ma vive nel tormento per non riuscire a concepire un figlio. Questo peso la opprime e la rende vulnerabile alle manipolazioni della madre, Bastiana, e del campiere don Calogero, un uomo losco legato alla mafia.

Sabedda, la giovane serva

Sabedda, al contrario, è una giovane serva di umili origini che rimane incinta senza la possibilità di sostenere il figlio che porta in grembo. Le vite di Nardina e Sabedda si incrociano in modo drammatico, unite da un piano crudele ordito da Bastiana e don Calogero. Questo intreccio di destini e segreti familiari offre uno spaccato profondo delle difficoltà e delle ingiustizie vissute dalle donne in una società rigidamente patriarcale.

Attraverso queste storie, il romanzo esplora tematiche come l’identità, la maternità e la lotta per l’autodeterminazione femminile, in un contesto storico di grande cambiamento e tensione sociale.

L’arco temporale della storia

La storia si sviluppa su più piani temporali, passando dalla giovinezza delle protagoniste alla loro maturità, e si intreccia con gli eventi storici del periodo, come il Fascismo, la Seconda Guerra Mondiale e la ricostruzione post-bellica. Questi avvenimenti fanno da sfondo alle vicende personali delle protagoniste, che devono affrontare prove durissime, ma trovano anche la forza di superarle grazie all’amore e alla determinazione.

Il Giornale di Sicilia nel 1940.

Una vicenda reale è l’ispirazione del romanzo

Il romanzo ha origine da una vicenda reale che Milena Palminteri ha scoperto negli anni ’80 mentre lavorava come direttrice dell’Archivio Notarile di Salerno. Un vecchio fascicolo conteneva la storia di un neonato trasportato in una cesta e di una madre accusata di aver comprato il bambino da qualcun altro.

Archivio notarile di Salerno.

Come l’arancio amaro di Milena Palminteri

Questo episodio ha ispirato l’autrice a scrivere “Come l’arancio amaro“, un libro che ha preso forma nel corso degli anni, arricchito da altre storie trovate nei documenti d’archivio e che alla fine si sono intrecciate nel romanzo che oggi possiamo leggere.

Come l’arancio amaro è un’opera che avvolge il lettore in una narrazione coinvolgente, popolata da personaggi memorabili per la dolente fierezza con cui affrontano i propri destini. È una lettura perfetta per chi ama i romanzi storici e le storie che, pur radicate nel passato, offrono riflessioni attuali sulla condizione femminile e sull’umanità in generale.

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