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Come chiedere il rimborso per il Pandoro Balocco griffato da Chiara Ferragni
Le indicazioni del Codacons ai consumatori che vogliono intentare una causa a Chiara Ferragni
PinkChristmas, come chiedere il rimborso per il pandoro Balocco griffato da Chiara Ferragni: le indicazioni del Codacons ai consumatori
Il Codacons, come aveva annunciato qualche giorno fa, ha portato in 104 Procure in tutta Italia l’esposto nei confronti di Chiara Ferragni che denunciato per possibile truffa aggravata a seguito della scorretta operazione commerciale insieme all’azienda Balocco. Non solo però una multa da 1 milione di euro comminata alle due società della Ferragni e non solo 1 milione di euro che la Ferragni stessa ha annunciato di devolvere di tasca sua all’Ospedale Regina Margherita, dopo le scuse in video via social. Ora il Codacons mette in chiaro anche tutti i passaggi utili ai consumatori che intendono la restituzione dei soldi spesi per l’acquisto del Pandoro Balocco griffato dall’influencer, comprato credendo che parte del ricavato fosse direttamente donato al Regina Margherita.
Potranno chiedere il rimborso anche i consumatori non più in possesso dello scontrino
Se qualcuno si è sentito ingannato da quella comunicazione che legava operazione commerciale e beneficienza, potrà chiedere un risarcimento. “Stiamo ricevendo centinaia di segnalazioni da parte dei cittadini intenzionati a intentare causa a Chiara Ferragni – si legge sul sito del Codacons – [..] Molti coloro che, non avendo conservato lo scontrino, ci stanno chiedendo come fare per tutelare i propri diritti. In questo caso è possibile agire per il rimborso della spesa anche in assenza del relativo scontrino di acquisto, firmando un’autocertificazione“.
Al momento queste sono le indicazioni del Condacons: “Invitiamo tutti gli utenti coinvolti nella vicenda a inviare una mail all’indirizzo info@codacons.it per ottenere info e assistenza, e pubblichiamo il modulo di autocertificazione per attestare l’acquisto del pandoro Balocco griffato Ferragni“. In questo modo i consumatori potrebbero rientrare in possesso della spesa ovvero la restituzione dei 9,37€, costo del PinkChristmas.