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Codacons, ricorso d’urgenza prima di Sanremo: “La Rai sospenda due giurie”

Il Codacons non molla: ricorso d’0urgenza al Tar del Lazio ad appena 3 giorni dall’inizio del Festival di Sanremo 2023

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Codancos e Festival di Sanremo 2023: la diffida, poi il ricorso d’urgenza

Dopo la diffida venuta alla luce nella giornata di ieri, è di oggi la notizia di un ricorso d’urgenza al Tar del Lazio presentato da parte del Codacons e che ha nel suo mirino il Festival di Sanremo 2023: la questione “Giuria Demoscopica” e “Giuria della Sala Stampa” rimane un nodo da sciogliere in fretta per l’associazione.

Il Codacons all’attacco del regolamento del Festival di Sanremo 2023: la Giuria Demoscopica “non torna”

Bisognerà fare tutto in fretta e furia perché mancano ormai quasi solo 3 giorni all’inizio del Festival di Sanremo 2023 e il nodo da sciogliere è considerevole. Proprio ieri il Codacons aveva fatto sapere di aver diffidato la Rai, chiedendo veloci spiegazioni su una questione non rilevante. Parliamo della Giuria Demoscopica, una delle giurie chiamate in causa durante la votazione delle canzoni in gara. Una giuria che sulla carta è formata da 300 esperti del panorama musicale. Ma chi sono gli esperti e in che modo vengono selezionati? Per il Codacons manca del tutto la trasparenza in questo meccanismo d’elezione.

Dubbi anche sulla Giuria della Sala Stampa, Codacons: “La Rai sospenda due giurie”

Ma non solo la Giuria Demoscopica perché nel mirino del Codacons c’è anche la Giuria della Sala Stampa, Tv, Radio e Web. Chiede trasparenza l’associazione che oggi si è mossa nei confronti della Rai con un urgente ricorso al Tar del Lazio: “Non è dato sapere ai cittadini chi siano i 300 membri scelti di tale giuria – si legge in riferimento alla Demoscopica – e soprattutto attraverso quali criteri essi siano scelti“, riporta AdnKronos.

Conseguente la richiesta formulata con urgenza al Tar: “Si chiede l’emissione di un decreto cautelare prima dell’inizio del Festival previsto per il 7 febbraio con cui si sospendano le due giurie e si disponga a carico della Rai l’obbligo di prevedere i criteri per le nomine dei componenti delle medesime giurie, l’esclusione da qualsiasi giuria dei 150 giornalisti che hanno già ascoltato in anteprima le canzoni in gara, nuove nomine secondo i detti criteri in modo da garantire l’imparzialità, il pluralismo e la trasparenza nelle operazioni di voto“.

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