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TV e SPETTACOLO

Claudio Lippi in polemica con la Rai: “Attacco alla mia privacy”

Il conduttore al centro di una bufera

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Claudio Lippi: il contrattacco dopo le parole sulla Rai

Claudio Lippi prende le distanze dalle sue stesse parole che sarebbero state secondo lui raccoglie in maniera menzognera e strumentalizzate da parte del quotidiano Dire: il conduttore rompe il silenzio all’Ansa dopo essere stato allontanato dalla Rai, decisa nel tirarsi indietro da qualsivoglia collaborazione.

“Tanti gay e gaie senza competenza”

Rompe il silenzio all’Ansa Claudio Lippi, al centro di una vera e propria bufera mediatica e non solo. Il conduttore, che sembrava essere sempre più vicino alla Rai per un possibile ritorno, si è ritrovato in poco tempo il più lontano possibile. Tutto ha avuto inizio da alcune dichiarazioni di Lippi raccolte da Dire a margine di un incontro non previsto alla Camera. “Fazio è stato un farabutto. Lui e la sua sorellina avevano già pronto un contratto milionario con Discovery. Ma sa cosa c’è? Basta pigiare il Nove sul telecomando per vederli ancora, qual è il problema?”, queste le parole di Lippi riportate da Dire. E ancora: “La Rai ha fatto lavorare gay e gaie ma solo per il motivo di esserlo. Tanti e tante che non avevano alcuna competenza, la Rai usata per fare coming out. Ma le pare?“.

Claudio Lippi, l’articolo di Dire e le parole sulla Rai: “Un attacco alla mia privacy”

Di fronte a queste parole, costate immediatamente l’allontanamento dalla Rai, Lippi replica per iscritto. “Ho subito un attacco alla mia privacy in modo maldestro e una grave lesione della mia immagine. Sto valutando con il mio ufficio stampa e con i miei legali come contrattaccare“, dichiara il conduttore. “Non mi riconosco nelle affermazioni che mi sono state attribuite. Non userei la parola farabutto neanche per il mio nemico più acerbo – così Lippi – e difendo con una lotta continua la libertà di scelta sessuale“.

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