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TV e SPETTACOLO

Claudio Brachino difende Barbara d’Urso: “Non é trash. Insieme fondammo l’infotainment”

Anche il giornalista interviene per difendere il lavoro della d’Urso

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Claudio Brachino rompe il silenzio su Barbara d’Urso

Il giornalista e attuale direttore de Il Settimanale, Claudio Brachino, ha raccontato in una lunga intervista la sua carriera dagli inizi fino ad oggi arrivando alla difesa totale di Barbara d’Urso, non più sul piedistallo di Mediaset.

Nella sua carriera Brachino ha anche assunto la direzione giornalistica di Sport Mediaset al posto di Ettore Rognoni andato a ricoprire l’incarico di direttore editoriale, con la responsabilità produttiva e il coordinamento dei programmi sportivi. Dal 2014 torna a dirigere Videonews al posto di Mario Giordano.

La lunga carriera del celebre giornalista e la nascita di Mattino Cinque

In una lunga intervista a TVBlog, Claudio Brachino ha parlato della sua carriera entrando nel dettaglio di numerosi meccanismi che sostengono le logiche del giornalismo in tv. “Per fare il giornalista bisogna avere la passione per gli altri. A me l’ha data un signore che si chiama Eduardo De Filippo con il quale nel 1982 scrissi la commedia ‘Mettiti al passo’. Eduardo diceva: andate in giro, guardate la gente, osservate come parla“. Entrando poi nel merito di Videonews, così Brachino: “Mediaset aveva in progetto un morning show su Canale 5, già provato alcune volte, mai con particolare successo. Mi chiesero di scrivere un programma mattutino in diretta per contrastare Unomattina, titolo storico di Rai1 che andava benissimo“.

Qui l’entrata in scena di Barbara d’Urso, l’inizio di una lunga e appassionata collaborazione: “Nel gennaio 2008 nello studio 5 di Cologno Monzese io e Barbara abbiamo iniziato l’avventura di Mattino Cinque. Un format che ancora oggi è molto simile a quello dell’epoca. Fui abbastanza bravino: fui tra i pochi giornalisti ad avvalermi dell’aiuto del marketing prima e non dopo la messa in onda“.

La difesa a spada tratta di Barbara d’Urso, Brachino: “Buttare nel cesso l’infotainment non si può fare!”

Tra i tanti meriti sicuramente attribuibili a Brachino c’è proprio la nascita dell’infoainment, la sapienza mescolanza di notizie giornalistiche in salsa televisiva, rendendo intrattenimento quella che prima era una mera striscia informativa. “All’inizio io e Barbara avevamo spazi divisi, pochi incontri, i primi anche tragici. – ammette – Barbara ha un modo di fare provocatorio, mi prendeva in giro… ma alla fine trovammo una chimica. Ho un bellissimo ricordo di quella stagione. Fondammo un genere televisivo: l’infotainment, cioè l’incontro tra l’esperienza di tipo giornalistico classico e quella che viene dall’intrattenimento“.

Non proprio una “scoperta” visto che il genere dell’infotainment era già stato lungamente sperimentato in America e non solo, ma con Mediaset tutto cambiò: “Pochi ci credevano, Mattino Cinque fece da subito il 20-25% di share. [..] Portai al mattino di Canale 5 i servizi, l’attualità, la politica, i collegamenti, anche nella parte più leggera di Barbara. Da lì nacque un’avventura industriale prima ancora che di genere televisivo. Dopo Mattino Cinque arrivò Pomeriggio Cinque, quindi la domenica“. Potrebbe ora giovare la morte proprio di questo genere? La risposta è chiara: “Buttare nel cesso l’infotainment non si può fare! Che poi le epoche cambino e che si facciano altre cose… viva Dio! Io però quella stagione televisiva la difendo e difendo pure il lavoro fatto da Barbara d’Urso, che con me l’ha fondata“.

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