Chiara Ferragni nuovamente sotto i riflettori: tra ricorso all’Antitrust e assenza agli eventi

Nel panorama dell’influencer marketing italiano, Chiara Ferragni continua a catalizzare l’attenzione

sia per le sue iniziative imprenditoriali che per le controversie in cui si trova coinvolta.

Dopo essere stata oggetto di un provvedimento da parte dell’Antitrust a dicembre per pubblicità ingannevole relativa al pandoro “Pink Christmas”, le società a lei riconducibili, TBS Crew e Fenice, hanno deciso di presentare ricorso al Tar del Lazio, contestando la legittimità della sanzione e chiedendone l’annullamento.

La questione, avviata dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, rientra in un più ampio dibattito sulla trasparenza pubblicitaria e sull’importanza di distinguere chiaramente il contenuto promozionale da quello organico.

Nel settore dell’influencer marketing, il confine tra personale e promozionale può spesso apparire sfumato.

L’azione legale intrapresa dalle società legate a Chiara Ferragni non è l’unico evento che ha riportato l’influencer al centro dell’attenzione mediatica.

La sua assenza a un importante evento organizzato da Pantene, per cui Ferragni ricopre il ruolo di ambasciatrice, ha sollevato interrogativi e speculazioni.

L’evento, che si è tenuto il 14 febbraio, aveva l’obiettivo di presentare una nuova linea di prodotti per la cura dei capelli, e ha visto la partecipazione di numerose personalità di spicco.

La mancata presenza di Ferragni, nonostante avesse promosso un prodotto dell’azienda poco tempo prima, è stata motivo di sorpresa e curiosità, tanto da essere ripresa da varie testate, tra cui “Oggi”, che ha riferito della sua assenza.

La situazione attorno alla Ferragni mette in luce la complessità delle dinamiche che regolano il mondo dell’influencer marketing, dove le responsabilità pubblicitarie sono oggetto di costante discussione e dove la linea tra vita privata e professionale degli influencer diventa sempre più sottile.

Lo sviluppo del ricorso al Tar del Lazio e gli esiti dei dibattiti legali e pubblici relativi potrebbero avere implicazioni significative per il settore, influenzando le future modalità di comunicazione e collaborazione tra brand e personalità del mondo digitale.