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Chiara Ferragni, non solo la Procura di Milano: indagano anche le Procure di Cuneo e Prato

Cosa potrebbe succedere nelle prossime settimane dopo lo “scandalo” Ferragni-Balocco

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Chiara Ferragni: aperti fascicoli anche a Prato e Cuneo, non indaga solamente la Procura di Milano

Non c’è solamente la Procura di Milano sulle “tracce” di Chiara Ferragni: più Procure stanno indagando sull’operazione commerciale scorretta con Balocco relativa alla creazione di un Pandoro griffato, lanciato sul mercato in vista del Natale 2022.

Cosa potrebbe succedere nelle prossime settimane

Lo aveva già fatto sapere il Codacons settimane fa che l’esposto sarebbe stato presentato a più Procure in tutta Italia e sono diverse le magistrature che hanno deciso di aprire fascicoli d’indagine ma senza indagati e al momento senza ipotesi di reato. In tutto sono stati esattamente 104 gli esposti presentati e il Codacons ha chiesto specificamente di indagare ipotizzando il reato di truffa aggravata, chiedendo alla Guardia di Finanza di bloccare i conti dell’imprenditrice.

Proprio la Guardia di Finanza ha già avviato un iter di indagini, acquisendo tutta la documentazione che è già stata prodotta dall’Antitrust, arrivata a metà dicembre a comminare una maxi-multa milionaria alla Ferragni e all’azienda Balocco. Quello che potrebbe accadere ora è che, trattandosi di un solo ed unico fatto, i lavori delle diverse Procure potrebbero confluire in un unico grande procedimento valutando successivamente a chi spetterà per competenza territoriale occuparsene in maniera esclusiva. Con tutta probabilità, essendo Chiara Ferragni residente a Milano, sede operativa anche delle sue aziende, il fascicolo potrebbe finire nelle sole mani della Procura di Milano.

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