Chiara Ferragni ancora contro la Meloni: la storia Instagram sulla sepoltura dei feti

L’influencer prende posizione sulla sepoltura dei feti: Chiara Ferragni si oppone alla proposta di FdI

Chiara Ferragni continua ad esprimere il suo pensiero sui principali temi in discussione durante la campagna elettorale in corso. Lo fa, naturalmente, attraverso il suo seguitissimo profilo Instagram, sul quale ha trovato spazio una storia dedicata alla sepoltura dei feti. L’influencer, nello specifico, ha postato un’immagine pubblicata da TheVision, che ha per sfondo un cimitero e che reca la seguente scritta: “FDI vuole riproporre la legge sulla sepoltura dei feti senza il consenso della donna. È una pratica umiliante e una violenza psicologica che va abolita“. Chiara Ferragni ha così espresso la sua solidarietà a chi si oppone a tale pratica.

Le parole di Luca De Carlo: “Diritto del feto essere seppellito”

Il tema è divenuto centrale nelle scorse ore dopo quanto rivelato dal senatore di Fratelli d’Italia Luca De Carlo che, al giornale TPI, ha concesso un’intervista durante la quale ha dichiarato di voler riproporre il provvedimento in questione qualora venga eletto. “Vi sembra normale che una vita venga smaltita come rifiuto speciale? A me no. Credo che anche sotto le 28 settimane sia vita. Chi decide per x motivi di interrompere la gravidanza avrà diritto di poterlo fare così come il feto avrà quello di essere seppellito“.

Come funziona attualmente la legge sulla sepoltura dei feti sulla quale è intervenuta Chiara Ferragni

Al momento la questione è regolata dall’articolo 7 del regolamento di Polizia Mortuaria, che prevede quanto segue: “Per la sepoltura dei prodotti abortivi di presunta età di gestazione dalle 20 alle 28 settimane complete e dei feti che abbiano presumibilmente compiuto 28 settimane di età intrauterina e che all’ufficiale di stato civile non siano stati dichiarati come nati morti, i permessi di trasporto e di seppellimento sono rilasciati dall’unità sanitaria locale. A richiesta dei genitori, nel cimitero possono essere raccolti con la stessa procedura anche prodotti del concepimento di presunta età inferiore alle 20 settimane”.