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Moda

Chanel, niente più borse vendute in Russia: la rabbia delle influencer

Chanel si rifiuta e le influencer russe si infuriano

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Chanel si rifiuta di vendere i suoi pezzi in Russia

In seguito all’invasione russa dell’Ucraina, sono state adottate diverse misure restrittive che limitano i contatti tra l’occidente e la superpotenza dell’Est. A diversi altri esempi si aggiunge il rifiuto delle alte case di mode di essere esportate in Russia.

È accaduto nelle scorse ore che diverse influencer russe abbiano denunciato pubblicamente la casa di alta moda Chanel. In base a quanto da loro riferito e riportato da Il fatto quotidiano, la maison francese si rifiuterebbe di vendere le sue borsette a persone di origine russa.

Le denunce delle influencer russe contro Chanel

Anna Kalashnikova, modella di Instagram, si sfoga così: “Dopo quello che è successo non sosterrò più questo marchio. Non si trattano così i russi. Chanel si rifiuta di vendermi la sua merce. Nelle boutique occidentali chiedono informazioni di identificazione e quando chiami dal tuo numero russo i venditori ti dicono: ‘Ora vendiamo cose ai russi solo con la promessa che non le indosseranno in Russia’. Russofobia in azione”.

Le testimonianze arrivano anche da altre influencer, come Liza Litvin, la quale dice: “Sono entrata in una boutique Chanel a Dubai. Non mi hanno venduto una borsa perché sono sono russa! Ora la nuova policy è che possono vendermi le loro cose solo se dichiaro che non le porterò in Russia“.

La polemica contro Chanel: interviene la portavoce del Ministero degli Esteri

A sostegno delle influencer è intervenuta anche Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri, la quale sfrutta l’occasione per fare propaganda anti-ucraina e dice: “Chanel fa parte della campagna russofobica per cancellare la Russia. Il nostro Paese sta solo compiendo un’operazione di “denazificazione” dell’Ucraina“.

La risposta di Chanel riguardo alla decisione di interrompere la vendita

A queste parole la maison francese ha risposto dicendo che “è proibito vendere, fornire, trasferire o esportare, direttamente o indirettamente, beni di lusso a ogni persona fisica o giuridica, ente o corpo in Russia e per uso in Russia“. L’iniziativa non arriva direttamente da Chanel, ma fa parte delle sanzioni internazionali che l’Unione Europea ha messo in atto per penalizzare la Russia in seguito all’invasione dell’Ucraina.

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