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Moda

Chanel blocca le vendite alle influencer russe, loro tagliano le borse per protesta

La protesta sui social delle influencer russe che si sarebbero viste bloccare le vendite da parte di Chanel: ridotte a brandelli le costose borse della maison

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Chanel blocca le vendite alle influencer russe

Quello che sta accadendo in Ucraina non si limita ad essere una guerra combattuta sul campo ma una battaglia che attraversa tutti i settori, la cultura e la società non della sola Europa ma del mondo. Alla luce delle sanzioni sempre più aspre da parte dell’Ue nei confronti della Russia, anche la moda come tutti gli altri settori, ha deciso di reagire. Forte la presa di posizione da parte della celebre maison Chanel che sembra aver deciso di bloccare le vendite ai e alle clienti di origine russa.

Chanel: niente merce a meno che non la indossino in Russia

Chiusi gli store e i punti vendita in Russia, a destare scalpore sarebbe stato un negozio Chanel a Dubai che avrebbe chiesto documenti per verificare la nazionalità degli acquirenti e firmare fogli per assicurarsi che, la merce venduta, non venga indossata in Russia. Fatti denunciati e riportati che rimbalzano da una parte all’altra di Telegram, Instagram, Facebook, ove le più note influencer russe stanno insorgendo.

La denuncia sui social delle influencer russe contro Chanel

Dopo aver chiuso le serrande e i rapporti diretti con la Russia, il noto marchio di moda a livello mondiale, Chanel, avrebbe deciso di intervenire in maniera diretta “sanzionando”, in maniera discutibile, i clienti russi. “Mentre gli ucraini e così anche i russi muiono a migliaia in guerra, i ricchi influencer sono scontenti d’esser stati esclusi dalla loro etichetta preferita“, queste sono le parole con le quali vengono descritti i fatti quest’oggi sul Mirror.

Il fatto che ha dato origine alla protesta di molte influencer russe si sarebbe verificato a Dubai e riportato a vario titolo da più voci dell’ambiente come quella di Anna Kalashnikova, cantante e influencer, e quella di Liza Litvin. Entrambe avrebbero denunciato di essere state vittime di razzismo da parte di Chanel che non avrebbe venduto loro, a Dubai, alcun genere di merce perché di origine russa. Si apprende sempre dai media che, tra le loro testimonianze, si fa accenno anche ad un presunto documento che sarebbe stato fatto firmare loro, sempre a Dubai. Un foglio “compromesso” da accettare per avere la merce: la possibilità di comprarla rispettando però il divieto di indossarla in Russia.

ByeByeCHANEL: la protesta delle influecer russe a colpi di forbici

Come forma di protesta contro il blocco di Chanel, molte influencer si sarebbero date da fare sui social diffondendo video al grido dell’hashtag #byebyeCHANEL. Una forma di protesta che le vede immortalate in video e intente a tagliare le loro borse di Chanel con una forbice. “Non ho mai visto un marchio agire in modo così irrispettoso nei confronti dei propri clienti, scrive Victoria Bonya, influencer russa immortalandosi con forbici in mano e una Chanel fatta a pezzi.

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