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Cinema e Teatro

C’è ancora domani: Mastandrea spiega le scene di violenza

Valerio Mastandrea sulla magia del cinema

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Valerio Mastandrea sulle scene di violenza che diventano balli: “Ci sono tante letture”

C’è ancora domani, il film di Paola Cortellesi che sta ottenendo successi e riconoscimenti tanto dalla critica quanto dal pubblico, ha una particolarità che gli spettatori hanno notato: le scene di violenza subite dalla protagoniste non sono messe in scena come potremmo pensare. Anziché vedere l’atto violento, infatti, quello che si vede è un vero e proprio balletto, una coreografia.

A spiegare la ragione dietro a questa scelta è Valerio Mastandrea, co-protagonista del film. Ha dichiarato: “[Il cinema] ti racconta la realtà in una maniera poetica e devastante nella sua poesia. Penso alle scene di violenza accompagnate da quelle coreografie. È una cosa unica.” Offre poi un’interpretazione personale della scelta registica: “Ti dice che in quella famiglia quella routine delle botte era come mettere un disco. Ci sono tante letture“.

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