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Capodanno Mediaset a Genova: indaga la Procura, aperta un’inchiesta

Festa rovinata per Mediaset: la Procura indaga sul Capodanno trasmesso in diretta da Genova su Canale5

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Il Capodanno di Mediaset finisce sul tavolo della Procura di Genova

Certo non proprio il buon proposito o il desiderio da esprimere nella notte di Capodanno per Mediaset: la Procura di Genova ha aperto un’indagine sulla serata festosa per l’ultimo dell’anno trasmessa in diretta su Canale5.

Il Capodanno di Mediaset in diretta da Piazza de Ferrari a Genova

Cos’è successo a Genova che in tv non s’è visto la notte di Capodanno? È un retroscena che emerge in questi primi giorni del 2023 e che è del tutto collaterale alla serata speciale, il Capodanno di Mediaset. Parliamo dell’evento trasmesso in diretta su Canale5 la sera del 31 dicembre. Evento che ha visto Federica Panicucci accompagnare il pubblico della rete al conto alla rovescia. Peccato però che l’inizio dell’anno non riservi grandissime sorprese, perlomeno non positive.

La Procura di Genova apre un’indagine: si ipotizza il reato di turbativa d’asta

Secondo quanto riportato dalle principali testate giornalistiche italiane, la Procura di Genova avrebbe deciso di aprire un’indagine proprio sulla serata di Capodanno. Evento che ha radunato in Piazza De Ferrari, a Genova, ben 30mila persone che non si sono lasciate intimorire dalla pioggia. “È stato chiesto di sapere quali criteri ci siano stati alla base della scelta del contraente e nella determinazione dell’importo totale dell’appalto di 241.271,62 euro che compete al comune. – riporta La Repubblica le parole di una fonte – La Regione ha pagato poco di più, per un totale di circa 500mila euro“.

Tutto sembra ruotare attorno ad un interrogativo: per quale motivo l’evento è stato affidato a Mediaset e non ad altri? Domanda che dall’essere stata posta dalla concorrenza è diventata poi dei magistrati che ora vogliono vederci chiaro sulla vicenda. C’è stata una gara d’appalto o c’è stato qualche favoreggiamento?

Sarà onere della Procura di Genovafare chiarezza sulla vicenda. Al momento si ipotizza il reato di turbativa d’asta con tanto di nomi e cognomi che sarebbero peraltro già stati iscritti in un registro d’indagati.

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