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Siti porno: per accedere servirà un documento d’identità?

L’obiettivo è quello di tutelare i minori

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Cambia l’accesso ai siti porno: cosa servirà ora

Cambia l’accesso ai siti porno, da questo momento in avanti. Il pericolo, infatti, è per i minori che sempre più spesso rischiano di accedere a contenuti porno. Dei contenuti, cioè, che a loro sarebbero vietati. L’obiettivo di questa decisione è infatti quella di tutelare i minori dalla possibilità di visionare tali contenuti: una questione che riguarda tutti, e di interessante attualità.

“Il 2023 vedrà la fine dell’accesso ai siti pornografici per i nostri bambini”

Su un articolo del quotidiano Le Parisien si può leggere come un terzo dei francesi di età inferiore ai 13 anni (il 36%) è stato esposto a immagini porno. A confermare questa percentuale è stato Guido Scorza, e cioè il Garante italiano per la protezione dei dati personali: “Un terzo dei bambini tra gli 8 e i 17 anni online fingono di essere più grandi per usare social media, app di gaming e siti di condivisione di contenuti anche pornografici e due terzi di loro sono aiutati a mentire dai loro genitori“. É stato il ministro della Transizione digitale francese Jean Noël Barrot a dichiarare poi che “il 2023 vedrà la fine dell’accesso ai siti pornografici per i nostri bambini“.

Cosa succede in Italia

Essendo questa una decisione che ha preso piede in Francia, non è detto che in Italia avverrà la medesima cosa. Si tratta infatti di parole, come sopra accennato, espresse dal ministro della Transizione digitale francese Jean Noël Barrot. Sicuramente potrebbe rappresentare una mossa intelligente al fine di preservare anche i minori italiani, dalla visione di contenuti porno, facilmente reperibili in rete.

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