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Breaking Bad è davvero una bella serie TV?

Con il finale di Better Call Saul si è tornati a parlare di Breaking Bad e quindi noi ci siamo chiesti: è davvero una bella serie tv?

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Better Call Saul: con l’arrivo del gran finale si torna a parlare di Breaking Bad

Con l’uscita della sesta ed ultima stagione di Better Call Saul si è anche tornati a parlare della serie tv dalla quale ha avuto origine lo spin off dedicato al personaggio di Saul Goodman: Breaking Bad, ovviamente.

Le due serie tv sono legate indissolubilmente da un filo che le unisce e questa connessione è stata ulteriormente confermata da una notizia data pochi giorni fa. I due personaggi principali di Breaking Bad, ovvero il professore di chimica Walter White e l’ex alunno Jesse Pinkman, torneranno negli ultimi episodi di Better Call Saul.

Jesse Pinkman e Walter White.

Le scene che li vedono protagonisti sono state girate circa un anno e mezzo fa, ben prima che la stagione finale dello spin off fosse in produzione. Gli stessi attori, nel momento in cui sono stati portati con un aereo ad Albuquerque e chiamati a recitare le scene scritturate per loro, erano totalmente all’oscuro delle vicende all’interno delle quali sarebbero stati inseriti.

Breaking Bad è davvero una una serie tv di qualità?

Ma torniamo alla domanda posta in apertura: Breaking Bad è davvero una bella serie TV? Al di là delle opinioni personali e dei gusti di ciascuno, ci sono alcuni elementi che possono fornire una risposta oggettiva. Vediamoli.

In una serie televisiva, specialmente per quanto riguarda il genere thriller e crime come in questo caso, un elemento imprescindibile è che il processo che porta un personaggio a dedurre, a scoprire o ancora formulare una certa ipotesi sia il più possibile verosimile. Insomma, che non avvenga sotto forma di pseudo-epifania ma che sia il frutto dell’osservazione e dello studio dei fatti. Non necessariamente questo processo deve essere svolto “alla Sherlock Holmes”, ma ci devono essere segnali che lascino a intendere che quel processo è quantomeno esistito, anche se poi non sarà mostrato. Così ne guadagna non solo la qualità del prodotto ma anche la capacità degli spettatori di essere parte del processo di deduzione. Di conseguenza ci sarà un aumento del coinvolgimento emotivo dello spettatore, elemento imprescindibile per un’opera di successo.

In questo aspetto Breaking Bad è magistrale. Con una scrittura precisa e mai scontata, ogni evento che accade è il preciso frutto della legge che regola il mondo: ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Niente è lasciato al caso e lo studio dei personaggi è così approfondito da rendere ogni parola detta e ogni gesto compiuto assolutamente in linea con il carattere del soggetto.

Breaking Bad, ovvero quando l’arte della scrittura, del montaggio e della fotografia trovano la loro massima espressione

Un’ulteriore peculiarità della scrittura di Breaking Bad risiede nel rendere spesso inaspettata la mossa successiva di ciascun personaggio. Seppur essendo ricco di colpi di scena, il ritmo narrativo è ben calibrato: tensione e scioglimento sono sapientemente dosati. È inutile cercare di prevedere cosa accadrà nella scena seguente poiché in ogni caso sarà dieci volte più geniale di quanto non si potesse immaginare. Tanto meglio lasciarsi trasportare dal fiume in piena e godersi il tumultuoso viaggio.

Non da trascurare sono inoltre i raccordi tra le scene. Spesso trascurati nel mondo della serialità, i raccordi sono i dettagli che innalzano il montaggio a vera arte. In Breaking Bad sono usati con grande abilità e sono sfruttati al meglio tutti i tipi di raccordo: di suono, di movimento, di sguardo.

E poi, ultima ma non certo per importanza, la fotografia. Seppur spesso ben curata anche nella serialità televisiva, rari sono gli esempi di opere seriali con una fotografia al livello di quella di Breaking Bad. Pulita, precisa, mai scontata. Merito di Michael Slovis, il direttore alla fotografia che è stato chiamato a trasporre in immagini la serie tv dalla seconda stagione in avanti. Grazie al suo occhio esperto, la fotografia diventa un personaggio che si muove al fianco degli altri. Assume le sembianze di un’entità che anziché parlare, comunica le emozioni attraverso colori, inquadrature, luci e ombre.

Volendo quindi rispondere all’interrogativo riguardo alla qualità di Breaking Bad non si può replicare diversamente se non dicendo che sì, è assolutamente una bella serie tv.

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