MUSICA
Bella Ciao, Guccini cambia il testo: “Non è una canzone partigiana”
La spiegazione del celebre cantautore
Francesco Guccini presenta l’album Canzoni da Osteria: all’interno anche Bella Ciao, ma il testo è cambiato
C’è una nuova “versione” di Bella Ciao, ma a dirla tutta Francesco Guccini è intervenuto sul testo per cambiare una sola parola: la genesi e la storia di una canzone di lotta ma non partigiana spiegata dal cantautore in occasione della presentazione del suo nuovo album, Canzoni da Osteria.
Francesco Guccini è tornato e per ora solo con la presentazione dell’album prima di portare se stesso ospite a Che Tempo Che Fa, domenica prossima. Il cantautore, presentando Canzoni da Osteria in Università a Milano, ha voluto soffermarsi sul significato della celebre Bella Ciao, canzone da sempre riconosciuta come partigiana. “In realtà Bella Ciao ha origini strane – così il cantautore, come riporta AdnKronos – Non è una canzone partigiana ma passa come tale. La cantavano anche le mondine. Nella mia versione ho cambiato una parola“. La variazione vuole ora la parola oppressore in luogo di invasore: “È un omaggio all’Iran. Lì non c’è invasione, ma oppressione“, così Guccini riferendosi alle ragazze iraniane che hanno intonato Bella Ciao durante le proteste contro la teocrazia.