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TV e SPETTACOLO

“Beato tra le donne”: come rinnovare (giocando) il mito dell’italiano perenne conquistatore

Il programma dove i meno belli cadevano in piscina

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Doveva essere (e in effetti, almeno in origine, lo fu) un programmino estivo d’intrattenimento senza troppe pretese, un gioco incentrato sulla valorizzazione della bellezza maschile con contorno di trepidanti fanciulle e di una spalla comica per il conduttore (Paolo Bonolis), il tutto in ripresa diretta dal locale Bandiera Gialla di Rimini.

Poiché si trattava di una gara ad eliminazione a base di baci, “spintarelle” e bagni in piscina quali penitenze per i meno belli, il ragazzo che rimaneva in gara tra i dodici intervenuti alla singola puntata vinceva fregiandosi del riconoscimento di Beato tra le donne, proprio come il titolo prescelto dagli autori Carla Vistarini (sorella maggiore dell’attrice Patrizia, più nota come Mita Medici) e Pier Francesco Pingitore, due punti di forza del glorioso cabaret romano Il Bagaglino.

Beato tra le donne: il gioco dove i meno belli cadono in piscina

La prima puntata andò in onda la sera di giovedì 7 luglio 1994 su Rai1: accanto a Paolo Bonolis c’era anche, per gli angolini della comicità, uno dei personaggi emersi proprio dagli spettacoli del Bagaglino trasmessi dall’ “ammiraglia” delle reti televisive di Stato nei sette anni precedenti: Fabrizio Maturani in arte Martufello (“il comico burino che vi fa ridere un casino“, come amava presentarsi al pubblico).

La sapiente regia di Pingitore, coadiuvato da Roberto Papi che firmava la ripresa televisiva, e le notevoli individualità professionali che gravitavano attorno alla gestione dello spettacolo (lo scenografo Gaetano Castelli; il costumista Maurizio Tognalini; il musicista Piero Pintucci, tanto per citare solo alcuni collaboratori fondamentali) diedero un impulso non indifferente al successo di quelle undici trasmissioni, tanto è vero che il programma fu confermato anche per l’estate seguente, con la realizzazione di quattordici puntate.

Il passaggio da Rai a Mediaset seguendo Bonolis

Nel 1996, Paolo Bonolis passò alla concorrenza, fresca di cambio della ragione sociale (Mediaset, ex-Fininvest), portando con sé su Canale 5 Beato tra le donne e cambiando pochissimo rispetto alla formula premiata dai telespettatori di Rai1, a partire dal periodo dell’anno scelto per la messa in onda, ossia l’autunno-inverno. I fedelissimi del programma non vissero affatto in modo traumatico il mutamento della stazione emittente e così la parata di atletici, aitanti e sensuali giovanotti mantenne uno zoccolo duro di pubblico che si aggirò attorno ai dieci milioni di persone in visione e all’ascolto ogni settimana. Anche nel ’97 Canale5 diffuse la trasmissione e il successo fu confortante, seppur non più travolgente come prima.

Dopo un “fermo” nel 1998, nel ’99 si ripartì e le cose cambiarono: Enrico Papi ed Anna Mazzamauro sostituirono Bonolis e Martufello, mentre la regia fu curata da Giuseppe Recchia. Il pubblico non accettò di buon grado i nuovi animatori e la serie non piacque molto. Anche peggio andò nel 2000, con Natalia Estrada, mentre nel 2003 Beato tra le donne tornò in Rai con la conduzione di Massimo Giletti. L’arguto giornalista e presentatore piemontese restituì al programma una certa delicatezza e trovò in un cane “parlante” (naturalmente animato dalla voce di un attore) la propria spalla: le cose sembrarono andare bene, ma fu l’ultima volta della versione italiana di questo format anglo-tedesco i cui diritti di sfruttamento per l’estero erano di proprietà del colosso internazionale Grundy

Tra futuri attori e soubrette alle prime armi: le scoperte di Beato tra le donne

Per concludere, non possiamo dimenticare di annoverare, tra le nuove leve che ebbero modo di giocare o di animare le sette edizioni di Beato tra le donne, nomi destinati a diventare famosi in seguito. Per esempio, tra i concorrenti dell’edizione del tardo autunno 1996 vi fu un giovanissimo Alessandro Preziosi, oggi attore molto seguito ed apprezzato, mentre tra le ballerine delle serie con Bonolis emersero Angela Melillo e Giulia Montanarini, che poi continuarono con il Bagaglino, nonché una ragazza di nome Giovanna Civitillo che anni dopo, negli studi televisivi Rai della Fiera di Milano, avrebbe conosciuto Amadeus e lo avrebbe sposato.

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