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Barbara d’Urso rompe il silenzio su Mediaset: “Modi inaccettabili”

La “busta shock” è arrivata ed è firmata dalla d’Urso

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Barbara d’Urso, è il momento della sua verità su Mediaset, Pier Silvio Berlusconi e Pomeriggio Cinque

Barbara d’Urso rompe il silenzio definitivamente dopo la sua cacciata da Pomeriggio Cinque che si traduce anche in una cacciata improvvisa da Mediaset: nessun accordo alle spalle, anzi, una doccia gelata per la conduttrice dopo 15 anni di lavoro impeccabile per l’azienda che l’ha lasciata a casa con un comunicato e nessuna spiegazione.

Pomeriggio Cinque, la fine di un’era e la fine di Barbara d’Urso

Non c’è stato nessun accordo, Barbara d’Urso non era al corrente di nulla quando il 28 giugno le è stato comunicato da parte di Mediaset – e quindi Pier Silvio Berlusconi – che non sarà più la conduttrice di Pomeriggio Cinque. Rompe il silenzio a giorni di distanza dal comunicato dell’azienda, un comunicato freddo e asettico con il quale Mediaset l’ha liquidata malamente. “Il sentimento dominante? Dolore unito allo sgomento e alla rabbia“, tuona immediatamente la d’Urso nel corso di un’intervista fiume a La Repubblica.

“Non mi hanno permesso di salutare il mio pubblico”

La cosa che mi fa più male è che non mi hanno permesso di salutare il mio pubblico“, aggiunge sempre la conduttrice che quel pubblico lo ha amato, accompagnato nei momenti più difficili, informato e divertito. “Con quel comunicato – dichiara la d’Urso parlando di Mediaset – hanno fatto pensare che fossi d’accordo nella decisione“. Ma non è questa la sua verità. Questa volta è diverso e ci sono dei limiti, del tutto superati: “Ne ho sopportate tante, ho messo la testa sott’acqua, perché lavoravo con passione. Ma questa volta no“. Viene così a galla il sacrificio, lo spirito di abnegazione della d’Urso che in 3 giorni mise in piedi Mattino Cinque facendo poi nascere Pomeriggio Cinque, Domenica Live, Live – Non è la d’Urso. Oro colato ai tempi agli ascolti tv.

Quel gravissimo insulto partito dall’account di Mediaset

C’è poi da ricordare lo sgarbo, anzi il vero e proprio insulto gratuito e gravissimo, una diffamazione totale. Ci riferiamo a quando la d’Urso apparve a Domenica In con un videomessaggio e dall’account ufficiale di Mediaset partì un tweet: “Che cosa antipatica. Tro*e mi pare azzeccato“. Insulto rivolto a Venier e d’Urso. “Nessuno mi chiede scusa, in fondo sono stata chiamata ‘tro*’, ho due figli che non vogliono mai apparire, si sono chiesti: possibile che l’azienda dove lavora da anni la chiami tro*a?”. Le scuse sono arrivate in ritardo e in forma privata, niente di pubblico, nessun messaggio al pubblico in sua difesa. “Ho cominciato a pensare che forse a Mediaset non ero più gradita“.

Poi le vicissitudini di questi ultimi tempi. Lucio Presta, celebre manager, cerca conferme a Mediaset per Barbara d’Urso. Tante promesse disattese, saltate in aria all’improvviso. Sembra infatti che la d’Urso volesse certezze per il suo futuro, e che Pier Silvio Berlusconi le assicurò nuovi progetti magari anche in prime time. Promesse che intanto vincolano la d’Urso, impendendole di guardarsi intorno. E quando i palinsesti sono fatti, arriva la chiamata del 26 giugno scorso. “Il 28 vengo a sapere che dopo 15 anni non ci sarò più – dichiara la d’Urso – [..] I modi sono inaccettabili. Mi hanno ferita profondamente. Prendi questa decisione senza dirmi nulla e senza darmi la possibilità di salutare i miei spettatori“.

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