Balocco e Ferragni, lo scambio di mail interno: “Cachet esorbitante”

Chiara Ferragni e lo scambio di mail con Balocco prima di lanciare sul mercato il Pandoro ora al centro della multa inferta dall’Antitrust

Un retroscena che sembra aggravare la posizione di Chiara Ferragni quella che emerge, e che viene riportata da Fanpage.it, dalla contestazione AGCOM che ha fatto scattare tutte le indagini a seguito di un’inchiesta di Selvaggia Lucarelli riguardo l’operazione commerciale dell’imprenditrice e l’azienda torinese, Balocco. Stando a quanto emerso dalla contestazione, sarebbe stato il team dell’imprenditrice a suggerire all’azienda di legare il numero delle vendite alla donazione all’Ospedale Regina Margherita.

Sembra che al principio il reparto marketing di Balocco avesse sollevato il problema via mail e fosse molto preoccupato all’idea di mettere in atto una possibile operazione commerciale scorretta. Questo sembra dallo scambio di mail che viene contestato e riportato alla luce. Scambio durante il quale sembra si evinca che sia stato il team di Chiara Ferragni a spingere per legare ciò che di slegato c’era, il numero delle vendite dei Pandori griffati all’iniziativa benefica.

Lo scambio di mail e il comunicato rivisto dal team di Chiara Ferragni

“Con questo prodotto Balocco e Chiara Ferragni sostengono la ricerca contro i tumori infantili, finanziando un percorso di ricerca promosso dall’Ospedale Regina Margherita di Torino, attraverso l’acquisto di un nuovo macchinario che permetterà di esplorare nuove strade per le cure terapeutiche dei bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing“, questa sembra l’iniziale testo per la promozione della collaborazione proposto da Balocco. Questa invece la revisione messa in atto dal team della Ferragni: “Lo storico brand piemontese Balocco, riconosciuto ed apprezzato nel mondo per l’eccellenza della sua offerta natalizia, presenta una novità esclusiva: il pandoro Chiara Ferragni, le cui vendite serviranno a finanziare un percorso di ricerca promosso dall’Ospedale Regina Margherita di Torino, attraverso l’acquisto di un nuovo macchinario che permetterà di esplorare nuove strade per le cure terapeutiche dei bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing“.

A ciò si aggiunge un’altra mail interna tra esperti della comunicazione di Balocco, decisamente stizziti di fronte alle risposte del team della Ferragni in tema di comunicato stampa. “Mi verrebbe da rispondere: in realtà le vendite servono per pagare il vs cachet esorbitante“.