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Aumenta il numero degli Hikikomori: chi sono i nuovi “ritirati sociali”

Le percentuali aumentano ed è un fenomeno preoccupante

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Chi sono i ragazzi Hikikomori: i nuovi “ritirati sociali”

Aumenta il numero di ragazzi Hikikomori, cioè quei giovani che si potrebbero definire con l’espressione “ritirati sociali”. Ragazzi, cioè, giovanissimi che passano il loro tempo prevalentemente a casa, che osservano e si relazionano con il mondo esterno attraverso Internet e che hanno pochissimi – per non dire nulli – rapporti reali. Non si tratta però di una statistica che ha la volontà di esprimere un giudizio, più che altro vuole cercare di tratteggiare il più realisticamente possibile tale situazione di attualità, attraverso dati.

Il significato del termine e l’ampiezza preoccupante del fenomeno

Si parta dal termine giapponese, Hikikomori, che letteralmente significa “stare in disparte”, “staccarsi”. Se applicato dunque ad una categoria, in questo caso i giovanissimi (dai 15 ai 19 anni), allora si può tradurre come sopra, “giovani ritirati, isolati”. Sono giovani che di solito aumentano in forma graduale il loro isolamento sociale, per finire a chiudersi nelle loro stanze, senza avere rapporti con l’esterno.

Anzi, gli unici rapporti con l’esterno sono prevalentemente mantenuti grazie all’ausilio di Internet, che svolge un ruolo sicuramente centrale per la loro identità (virtuale). Stando ai dati di uno studio condotto dall’Istituto di fisiologia clinica del Cnr, i numeri di questo fenomeno sarebbero in preoccupante crescita. “Circa 54.000 studenti italiani di scuola superiore si identificano in una situazione di ritiro sociale“, ha spiegato la ricercatrice del Cnr Sabrina Molinaro, come riporta Vanity fair.

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