Antonino Spadaccino: “Ho avuto il cuore in mille pezzi, sono stato in analisi”

Dalla storia terminata in modo burrascoso al nuovo amore impossibile: “Ho trovato il lato positivo”

Dopo la camminata trionfale a Tale e Quale Show, Antonino Spadaccino sta tornando protagonista della tv italiana. Ospite di Verissimo, il cantante è stato intervistato da Silvia Toffanin, con la quale ha affrontato la sua vita sentimentale recente, che è stata particolarmente complicata e dolorosa. Antonino si è confidato a cuore aperto con la conduttrice, senza celare i dettagli più dolorosi del suo vissuto. A causargli alcune notevoli sofferenze, è stata una storia d’amore terminata in modo deludente.

Antonino Spinalbese si racconta a Silvia Toffanin

“Vengo da una convivenza di tre anni e mezzo. Purtroppo disastrosa”, questa la confessione di Antonino Spadaccino. Oggi che ha superato tutto ed è tornato a sorridere riesce a parlarne con distacco: “Ci si innamora, si dipinge una persona e alle volte non è quel che sembra. Ho avuto il cuore in mille pezzi, sono stato in analisi e non mi vergogno a dirlo”. Grazie a questo percorso ha analizzato tutto con maggiore facilità: “Ho spostato il pensiero da cosa non mi ha dato quella persona a cosa ho dato io. Ho avuto amore per uno? Ho addirittura avuto amore anche per due cuori eppure non è bastato? Però ho dato e ora sono sicuro di quello che posso fare. Ho trovato il lato positivo, ho girato la medaglia. Adesso ho fatto spazio nel mio cuore, ho ritrovato la bellezza”.

Il cantante è innamorato, ma serve tempo

Oggi il suo cuore è tornato ad amare: “C’è una persona che mi piace molto ma c’è un problema. È impegnato. Dato che io non sono un ruba mariti non se ne parla. Risolvi la tua vita, quando l’avrai risolta, in caso, vedremo. Le storie se vanno bene vanno bene, se vanno male parliamone. Scusami cara, però sta meglio con me”.

Antonino Spadaccino e la malattia della mamma

Se c’è però una persona alla quale non nega tutto l’amore che riesce a dare è la mamma. Questo il racconto di Antonino Spadaccino sulla donna, malata di Alzheimer: “Io sono diventato con vero onore e piacere il suo caregiver. Se non me ne prendo cura io, chi deve farlo? Conosco bene mia madre, è sempre stata positiva, quando ho visto che poco a poco si stava sgretolando questa cosa mi sono preoccupato. Ho trovato il modo per non farle vivere questa cosa come una colpa, perché la situazione può diventare pesante”.