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Alessia Marcuzzi: i motivi dietro l’abbandono a Mediaset

Dietro le quinte di un difficile “arrivederci”

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Alessia Marcuzzi si racconta dopo la sofferta decisione di dire addio a Mediaset e, di conseguenza, alla televisione. Non proprio un addio ma un arrivederci, un “chissà se ci rivedremo”, se sarà quella la strada da imboccare o se la vita aprirà nuove porte. Sulle pagine di Vanity Fair l’ormai ex conduttrice di Mediaset entra nel vivo di tutto ciò che l’ha spinta a prendere una decisione così controcorrente per una persona che, in tv, ha vissuto e gioito per oltre 25 anni.

Alessia Marcuzzi: i motivi dietro l’addio a Mediaset

Mediaset me la sono proprio strappata dal cuore – racconta Alessia Marcuzzi, intervistata da Vanity Fair a cui sviscera motivazioni e perché di quella decisione che ha inevitabilmente scosso il pubblico e il mondo della televisione, l’abbandono di Mediaset – Ma quando non ti riconosci più e non c’entra quello che fai e hai sempre fatto, ma c’entri tu, è obbligatorio chiedersi ‘che cosa vuoi diventare?’. E rispondersi. Mi sono detta: ‘Alessia, sei fortunata, sì, e tantissimo, ma sei davvero quello che ti piace? Quello che vuoi essere?’. E così ho cominciato a ridisegnarmi. A pensare. Mi sono fermata: c’era necessità di capire“. Si intuisce bene che dietro a questa sofferta decisione ci sia un grande lavoro su se stessi, uno scavare per risalire all’origine del male ma anche del bene.

Alessia Marcuzzi e la paura di essere dimenticata

Una scelta sofferta come dicevamo e come aveva scritto la stessa Marcuzzi in quel lungo messaggio su Instagram con cui ha annunciato lei stessa la sua decisione: “Quando vai in video e scegli di abbandonarlo, ti risuona dentro una voce: ‘Sparirai. La gente si dimenticherà di te‘. Abbiamo memoria breve, lo so, ma una certezza che ho oggi è che non voglio, per paura, avere fretta di rimettermi in qualcosa che non mi convince. Arriverà dell’altro. E c’entrerà con l’entertainment? Magari sì, è nel mio Dna“. Complice la pandemia e il lockdown come per tanti altri del settore e non, Alessia Marcuzzi ha scelto di ripartire da se stessa e da quello che per lei è la felicità, a qualunque prezzo: “Negli ultimi mesi temo di averlo proprio smarrito quel lumino dentro che ognuno di noi porta. Si era come affievolito, spento. Andavo in onda, sorridevo, ma non sentivo più la mia energia e non sapevo dove e come ritrovarla“.

La decisione di abbandonare Mediaset non si può che ricondurre ad una semplice tappa all’interno di un processo di cambiamento molto più ampio e complesso che ha toccato tutti gli ambiti della vita di Alessia Marcuzzi alla quale la parola “carriera” non piace troppo. A supporto anche l’analisi, un percorso cominciato per caso e nel quale al principio non credeva troppo: “Mi ha insegnato che posizionarsi è fondamentale, se lo fai poi intorno si assesteranno a partire da dove sei tu [..] fermarsi non è sparire ma più prendere tempo per poi chissà tornare, magari, ma non subito. E nel mentre fare cose che piacciono. Come tali, rivoluzionarie“.

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