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Alessandra Mastronardi: “É finita con Ross McCall”, e la vita all’estero

Alessandra Mastronardi si racconta, tra rotture e vita all’estero

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Alessandra Mastronardi: la fine della relazione con McCall

Alessandra Mastronardi, nota ai più per il ruolo di Eva ne I Cesaroni (ma non solo, un altro nome può essere la serie televisiva de I Medici), ha parlato della fine della sua relazione con l’attore britannico Ross McCall in un’intervista per Il Corriere della Sera. Ma non solo: la Mastronardi ha anche spiegato perché attualmente ha scelto di vivere all’estero (in Inghilterra) e rivelato qualche triste ricordo della sua adolescenza. Vediamo nello specifico le sue dichiarazioni.

Alessandra Mastronardi: addio a McCall e vita all’estero

La fine della relazione con Ross McCall (di cui già mesi fa, invero, c’erano degli indizi) è stata ufficializzata – in maniera sintetica – da Alessandra nell’intervista sopra citata. “Ci siamo lasciati, è durata quattro anni. Sono una da storie lunghe. Purtroppo non è andata. Ora mi guardo intorno, respiro la primavera”. Già l’attrice, via social, aveva negato voci che circolavano circa presunti tradimenti, ammettendo però che la sua storia d’amore era giunta al capolinea. Ora giunge la conferma ufficiale, sebbene in progetto ci fossero addirittura le nozze.

Ma non solo amore nella vita di Alessandra, anche progetti di vita (ma a Londra) così raccontati: Avevo bisogno di cambiare aria, di crescere, di alzare l’asticella. L’ho deciso sette anni fa. Ho vissuto lo shock del pre e il dopo Brexit: il caro vita, i supermercati mezzi vuoti, gli amici che andavano via”. Ora interprete affermata, per la 36enne però non è stato tutto rose e fiori, soprattutto in età adolescenziale quando ha attraversato diversi momenti difficili. Legati – in parte – alla sua precoce notorietà in ambito televisivo (a partire dai 12 anni).

Alessandra Mastronardi: i momenti più bui dell’attrice

Così ha continuato la Mastronardi sulla scia dei ricordi: “Gli anni del liceo sono stati i più difficili. Recitavo, ero scomoda per i compagni di classe. Mi prendevano in giro, ero abbastanza bullizzata, anche se all’epoca non esisteva questo termine. Mi rubarono anche il cellulare. L’attrice ha raccontato di come – fino a 25 anni – sulla carta d’identità non abbia avuto il coraggio di scrivere “attrice” nel campo destinato alla professione. “Ho avuto la sindrome dell’usurpatrice di ruoli. La mia scuola è stata I Cesaroni, solo che poi crescevo, volevo emanciparmi da quella romanità popolana e folk.

I provini sono la parte più dolorosa del mestiere: quando vanno male sono un rifiuto, è difficile non prenderla sul personale. Un regista una volta mi disse che mi avrebbe presa se avessi avuto un altro tono di voce, il mio lo infastidiva”, ha concluso la Mastronardi. Un racconto – almeno quello finale – che ricorda per certi versi quanto confessato da Davide Silvestri post Grande Fratello Vip.

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